La Convention Nazionale e la riforma del sistema farmacia
CONVENTION NAZIONALE - ROMA 30 MAGGIO 1999
FARMACISTI:
un modo diverso di intendere la professione
FARMACIE:
un nuovo modello per riconoscere la centralità dell'utente ed il diritto alla libera scelta
Questo il tema del dibattito presso l'Ergife Palace Hotel in occasione del decennale della fondazione del MNLF. Festeggiare dieci anni di crescita con la consapevolezza dei traguardi raggiunti ha rappresentato un'adeguata cornice ai lavori congressuali.
Il Sen. F. Carella, Presidente della XII Commissione Sanità-Senato, ha presentato un nuovo progetto di farmacia. Il presidente del MNFL, dr. V. Devito, nel concludere i lavori della "Convention", ha ribadito come la libertà di esercizio congiuntamente ad un sistema equo di accesso alla Convenzione rappresenti la chiave di volta per informare realmente il sistema farmaceutico e per riconoscere due diritti costituzionali: quello alla libera scelta dell'utente e quello alla libera professione per ogni farmacista.
Norme per la regolamentazione dell'esercizio delle Farmacie - Roma 10 ottobre 1999 - Senato della Repubblica




MANCINO: "mi associo alla presentazione per dire che l'impianto di legge s'ispira a un principio di liberalizzazione nelle garanzie volute dalla legge. Con questo progetto siamo davanti ad una valorizzazione dei livelli istituzionali, vedremo poi nell'esame della proposta da parte della Commissione competente la volontà di valorizzare tali livelli. Qui c'è una rottura, nel rispetto delle regole e del potere concorrente delle Regioni, con modelli di protezione per raccogliere una domanda forte di riconoscimento dei diritti. Razionalizzare il servizio attraverso una profonda innovazione dei meccanismi di erogazione dello stesso, questo l'obiettivo di questo disegno di legge, che darà valore reale al principio di libertà di scelta da parte del cittadino".
VISERTA: " vedo qui alcuni protagonisti del precedente tentativo di riforma, personaggi che trattarono con noi la possibilità di modificare l'impianto legislativo. In quella occasione non riuscimmo ad arrivare ad un esito positivo perché c'erano in campo due posizioni radicali. La proposta Carella ha trovato una via mediana estremamente positiva, ma anche molto creativa, perché riesce a coniugare due necessità inderogabili: dare al cittadino la sicurezza dell'assistenza farmaceutica, ma anche la possibilità ai giovani professionisti di dimostrare le proprie capacità professionali in un sistema di libero confronto anche delle capacità imprenditoriali".
MICHELINI: "ho fatto esperienza sul campo rispetto al modo di essere della sanità sul territorio: assistenza domiciliare, ospedalizzazione sul territorio, R.S.A. (residenze sanitarie assistite), ecc.. In tutti i casi ho potuto verificare che dove esiste sistema di protezione, il servizio offerto è inferiore a quello offerto da sistemi in cui le capacità professionali vengono stimolate ed esaltate. Il progetto Carella si orienta certamente in tale direzione e non può che trovare il mio consenso e il mio sostegno".