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12 maggio 2011

10 proposte PD per la crescita

Gli interventi dell’opposizione sul decreto sviluppo

Il Partito Democratico risponde alle proposte del Governo sullo sviluppo con 10 proposte. Tra queste, la proposta di liberalizzare la distribuzione dei farmaci di fascia C (con obbligo di ricetta) e quindi permettere la vendita al di fuori delle farmacie.

L'argomento, oggetto di una campagna pianificata da parte del sindacato dei titolari di faramacia finalizzata a far passare concetti "distorti" sugli effetti di quesa liberalizzazione (gli stessi del decreto Bersani), è sempre al centro dell'attenzione politica.

Ci permettiamo, prima di esporre le proposte del Partito Democratico (rimaniamo a disposizione per pubblicare anche quelle di altre forze politiche che trattassero lo stesso tema), di dire che in un Paese "normale" chi è al Governo dovrebbe rubare le buone idee che vengono dall'opposizione e questo non perchè gli si deve fare un favore, ma per intelligenza e perchè se le proposte sono positive esse vanno attuate nell'unico interesse che deve spingere tutti: quello generale, quello del Paese.

Le proposte del Partito Democratico:

1. Credito d’imposta per la ricerca scientifica.

2. Credito d’imposta per nuovo lavoro stabile nel Mezzogiorno.

3. Esecutività immediata degli accertamenti fiscali.

4. Cancellazione automatica delle ipoteche a seguito dell’estinzione di mutui.

5. Agenzia per l’acqua. L’istituzione di un nuovo organismo indipendente, con compiti di regolazione del mercato nel settore delle acque pubbliche e di gestione del servizio pubblico locale idrico integrato.

6. Misure per agevolare ricerca e occupazione nel Mezzogiorno, ripristino delle misure introdotte nel 2006 e nel 2007

7. Misure per gli investimenti nel Mezzogiorno, ripristino del credito di imposta, introdotto nel 2006 per il quinquennio 2007-2013 già autorizzato dalla Commissione Europea.

8. Misure per agevolare l’innovazione, il risparmio energetico, l’attività delle imprese e l’occupazione, ripristino dell’utilizzabilità in tre anni (anziché 10 come disposto dalla Legge di Stabilità del Dicembre scorso) della detrazione d’imposta del 55% per le spesa di ristrutturazioni edilizie eco-compatibili e la proroga di tale agevolazione almeno per un triennio; introduzione degli incentivi per i motori ad alta efficienza energetica e per gli inverter.

9. Misure per dare immediato sostegno al potere d’acquisto delle famiglie e ridurre immediatamente i costi energetici delle imprese, attuazione della misura prevista nella Legge finanziaria per il 2008 (art 1, c 290 e seguenti, L 244/07) che consente, attraverso un semplice Decreto ministeriale, di ridurre l’accisa sui carburanti in presenza di significativi aumenti dei prezzi dei prodotti petroliferi oltre le previsioni contenute nei documenti di finanza pubblica.

10. Misure  per la liberalizzazione dei mercati, la tutela dei consumatori e la mobilità sociale, misure per favorire la concorrenza. In particolare:
a) servizi professionali (riduzione vincoli all’accesso e all’esercizio e riconoscimento delle libere associazioni nelle professioni non ordinistiche); b) distribuzione farmaci (vendita libera di tutti i medicinali a carico dei cittadini e facoltà per le farmacie di stabilire un orario di apertura superiore al minimo); c) filiera petrolifera (libertà di approvvigionamento ai punti di vendita e rimozione vincoli al commercio all’ingrosso e alla distribuzione dei carburanti); d) distribuzione energia (separazione dell’operatore della rete di trasporto del gas naturale e degli stoccaggi dall’Eni);
e) servizi bancari (estensione misure di portabilità gratuità dei mutui a tutti i servizi, abolizione della clausola di massimo scoperto e altre commissioni analoghe nei c/c, libertà di scelta della polizza collegata al mutuo, incompatibilità dei titolari di cariche nei cda delle banche per cariche in imprese concorrenti); f) polizze rc-auto (eliminazione tacito rinnovo e sostegno ai gruppi di acquisto tra utenti); g) trasporti (istituzione Autorità indipendente); h) class action (semplificazione all’accesso); conflitti di interesse (estensione delle incompatibilità degli incarichi nelle autorità indipendenti).

 

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