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04 maggio 2011

La cortina fumogena

MNLF e MDC: ś ai farmaci di fascia C

Oggi l'Unione Nazionale Consumatori ha presentato una ricerca che dimostrerebbe come l'uscita dei farmaci di fascia C arrecherebbe grave danno alla capillare distribuzione dei farmaci e in particolare alle farmacie rurali. Ognuno può formarsi un proprio giudizio sulla ricerca.

Queste le reazioni del Movimento Difesa del Cittadino e del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti.

MDC - Movimento Difesa del Cittadino

“Federfarma non confonda le acque: la liberalizzazione ha portato solo vantaggi, va estesa ai farmaci di fascia C”

“Ancora una volta Federfarma cerca di confondere le acque con pretesti per attaccare la liberalizzazione della vendita dei farmaci da banco nelle parafarmacie e nei corner all’interno della grande distribuzione, che ha portato in questi anni tanti vantaggi non solo in termini di risparmio per le famiglie, ma anche di occupazione per i giovani farmacisti”. È quanto dichiara il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) commentando le dichiarazioni odierne di Annarosa Racca, presidente di Federfarma, a proposito dei presunti danni che un ulteriore passo verso la liberalizzazione nel settore porterebbe ai cittadini.
L’associazione dei consumatori è a favore dell’estensione della liberalizzazione ai farmaci di fascia C, ossia di quei farmaci per i quali è previsto l’obbligo di ricetta, ma il cui costo è totalmente a carico del cittadino: “La possibilità di vendere questa categoria di farmaci nelle parafarmacie – spiega il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) - andrebbe ad intaccare solo in minima parte il reddito dei farmacisti titolari, che si collocano al 2° posto dopo i notai nella classifica dei redditi più ricchi: con questi continui attacchi, dimostrano di avere come unico obiettivo quello di mantenere i privilegi acquisiti e chiudere il mercato a qualsiasi forma di liberalizzazione”.

 

MNLF - Movimento Nazionale Liberi Farmacisti

RICERCA UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI: INSUFFICIENTE

Quest’oggi l’Unione Nazionale Consumatori ha presentato una ricerca commissionata alla RESc (Ricerche Economiche società cooperativa), subito ripresa da Federfarma a supporto delle proprie tesi.
Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti dopo aver esaminato il testo disponibile della ricerca valuta la stessa come gravemente insufficiente e del tutto inadeguata per trarre qualsiasi conclusione esaustiva dell’argomento.
I dati riportati nello studio sono per la maggioranza già noti da tempo e il campione d’analisi utilizzato (provincia di Chieti) del tutto carente per pervenire a qualsiasi risultato attendibile.
Le ricerche effettuate da questa organizzazione e quelle presentate nell’ambito del Convegno “Liberalizzazioni e Concorrenza” tenutosi lo scorso 29 marzo a Roma dimostrano esattamente il contrario, dimostrano come le liberalizzazioni dei farmaci di fascia C non solo non apporterebbero nessun danno alle piccole farmacie, ma notevoli vantaggi ai cittadini e forti risparmi agli stessi e al S.S.N. In particolare la ricerca sui flussi della popolazione fatta dal MNLF ha dimostrato come sia notevolmente diverso il rapporto reale del numero abitanti per farmacia, alcuni esempi: Roma 1 farmacia ogni 4388 abitanti, Milano 1 farmacia ogni 4917 abitanti, Napoli 1 farmacia ogni 4185 abitanti, Torino 1 farmacia ogni 4409 abitanti, Palermo 1 farmacia ogni 4831 abitanti, Bologna 1 farmacia ogni 5075, Firenze 1 farmacia ogni 5188 abitanti.
Probabilmente per confutare dati ormai consolidati è necessario fare ricerche più accurate. Conforta che la stragrande maggioranza delle Associazioni dei consumatori siano favorevoli all’uscita dei farmaci di fascia C.

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