06 marzo 2011
Parafarmacie: risorsa del S.S.N.
Il convegno a Roma
“Parafarmacie, risorsa del S.S.N.” - questo il titolo del convegno che si è svolto domenica scorsa a Roma organizzato dal Coordinamento delle Associazioni delle Parafarmacie.
Lo Stato - emerge dai lavori - non può rinunciare alla professionalità dei farmacisti che operano nelle parafarmacie perché rinuncerebbe a molteplici occasioni di ottenere servizi a costo zero. Servizi che le parafarmacie hanno messo a disposizione dei cittadini senza alcun bisogno di attendere decreti o leggi particolari.
Malgrado i molteplici attacchi alle parafarmacie, la maggioranza dei cittadini è contraria ai tentativi di cancellarle e i disegni di legge in Parlamento finalizzati a questo scopo sono un passo indietro rispetto al’ammodernamento del sistema economico del Paese.
Rilanciare le liberalizzazioni non è una scelta, ma un dovere nei confronti dei cittadini. E’ necessario ripartire dai farmaci di fascia C, quelli con obbligo di ricetta, permettendo anche agli esercizi di vicinato la dispensazione, fatto questo che porterebbe a nuovi risparmi.
Le Associazioni hanno deciso di dare vita ad un coordinamento che si proporrà come interlocutore unico nei confronti di politica e società civile.
La pianta organica - si è detto durante i lavori - è uno strumento rigido di pianificazione territoriale che non tiene in alcun conto dei cambiamenti sociali, demografici ed economici dei centri urbani. La mobilità all’interno del comune, quella proveniente dai comuni confinanti, il pendolarismo, la presenza dei non residenti non trovano risposte nel modello legislativo vigente.
Ogni giorno, hanno spiegato le Associazioni, le grandi e piccole città ricevono 14 milioni di persone che si spostano per lavoro o studio (dati CENSIS), le parafarmacie rispondono a questa richiesta di maggior servizio, ma oggi lo possono fare solo per i farmaci d’automedicazione.
I progetti presentati dalla maggioranza parlamentare ripropongono questo modello statico annullando (ddl Gasparri/Tomassini) i benefici concorrenziali introdotti dal decreto Bersani.
Parafarmacie e farmacie possono convivere all’interno di un modello concorrenziale a patto che non si rinunci alla professionalità del farmacista, vero garante nei confronti dei cittadini dell’appropriatezza della dispensazione indipendentemente ove essa avviene.