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15 ottobre 2010

Farmatruffa a Bari: condanne sino a 7 anni

Primo grado di giudizio

I fatti risalgono a circa dieci anni fa a nel novembre 2008 cominciò il processo "Farmatruffa", nel quale erano imputate a vario titolo 99 persone per associazione a delinquere, corruzione, falso, truffa e comparaggio, oggi la chiusura del primo grado del processo. I giudici hanno accolto le accuse formulate contro gli indagati e hanno disposto per la maggior parte di loro pene comprese tra i sei mesi ed i sette anni di reclusione e l'immediato rimborso di 600mila euro per la Regione Puglia, mentre per Asl di Bari, Lecce e Brindisi e l’ordine dei Medici e quello dei Farmacisti, bisognerà attendere il giudizio civile.

La truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale ammonta ad oltre 20 milioni di euro, e consisteva nell'utilizzare false prescrizioni mediche a pazienti fasulli, emesse dai medici, in complicità con farmacisti compiacenti, i quali dopo aver tolto le fustelle ai farmaci prescritti, provvedevano a gettarli via.

Accusate del concorso nel reato, lo scorso gennaio, il pm inquirente, Ciro Angelillis, aveva richiesto presso la Procura di Bari l'interdizione dall'attività o, in subordine alla chiusura, la nomina di un commissario giudiziale per salvaguardare i livelli occupazionali di otto società farmaceutiche, tra cui alcune multinazionali: Glaxo, Biofutura, Bracco, Novartis, AstraZeneca, Lusofarmaco, Recordati e Bristol.


 

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