23 settembre 2025
TESTO UNICO DELLA LEGISLAZIONE FARMACEUTICA:
al centro solo i cittadini e la professione
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
Movimento Nazionale Liberi Farmacisti - Confederazione Unitaria Libere Parafarmacie Italiane - Federazione Farmacisti e Disabilità Onlus - Unione Nazionale Farmacisti Titolari di sola Parafarmacia
L’intenzione di favorire l’accessibilità del farmaco per i cittadini attraverso una razionalizzazione della legislazione farmaceutica è un buon disegno che condividiamo. La presenza di norme e leggi risalenti ai primi decenni del secolo scorso hanno determinato una sovrapposizione indistinta di norme che rende complicato il lavoro del farmacista e di conseguenza ostacola l’accesso al farmaco da parte dei cittadini.
Tuttavia, i decreti delegati alla legge che dovranno essere promulgati, dovranno avere l’intento di semplificare e ottimizzare le norme, non potranno certamente avere l’intento cancellarne il contenuto sostituendolo con regole corporative ed autoreferenziali.
Ciò che dovrà ispirare la formulazione dei decreti attuativi (entro 31 dicembre 2026) non potrà essere l’esclusiva della farmacia, ma il centralismo del farmacista.
Nessuno può sognarsi o arrogarsi il diritto di provare a portare indietro le lancette dell’orologio, spostando di lato il professionista che con il farmaco ha centralità assoluta.
Le premesse perché ciò avvenga si sono osservate all’inizio di questa “avventura”, quando sono state interpellate a tale merito solo organizzazioni vicine al “pensiero unico” della centralità della farmacia e non del centralismo del farmacista.
Un testo unico è utile a mettere in ordine una legislazione nata da periodi e necessità diverse per attualizzarla al presente, se, al contrario, serve a ribadire mire corporative di vecchia memoria è utile solo a dividere e non fa il bene dei cittadini.