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13 marzo 2025

Rinnovo CCNL Farmacia Privata

Proposte Federfarma vergognose

Nella giornata del 13 marzo 2025 si è realizzato l’incontro tra i sindacati unitari e la delegazione Federfarma per proseguire il confronto finalizzato al rinnovo del Ccnl delle farmacie private.
Il confronto si è concentrato su due temi in particolare ovvero sulla classificazione e inquadramenti e sul salario.
Per quanto concerne il primo punto le rivendicazioni avanzate nella piattaforma puntano sul riconoscimento e sulla valorizzazione delle professionalità anche alla luce dei cambiamenti e dell’evoluzione che ha caratterizzato il settore delle farmacie e delle novità introdotte dalle normative vigenti.
Per quanto concerne il tema del salario, la richiesta avanzata dalle organizzazioni sindacali è quella di un incremento retributivo che garantisca il recupero del potere d’acquisto perduto negli anni di vigenza del precedente Ccnl a causa dell’impennata del tasso di inflazione e prendendo a riferimento l’indice Ipca e che tenga conto della altissima professionalità presente nel settore.
Dopo un lungo e approfondito confronto, sul tema classificazione e inquadramenti si registrano ancora distanze significative. In particolare Federfarma continua a ribadire che i farmacisti devono svolgere tutte le attività sanitarie senza distinzione alcuna puntando dunque sull’obbligo dello svolgimento delle mansioni a carattere sanitario afferenti alla farmacia dei servizi, mentre da parte sindacale si continua a sostenere il principio della volontarietà e del riconoscimento sia in termini di inquadramento che di retribuzione delle mansioni che si aggiungono a quelle tradizionali del farmacista valorizzando le possibilità di crescita professionale e rendendo concretamente esigibile il livello Q2.
Anche sul tema del salario si registrano enormi distanze. Federfarma ha formalizzato una primissima proposta di 120 euro che si ritiene irricevibile da tutti i sindacati.
Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti ritiene tali proposte "vergognose" ed atte a determinare un ulteriore allontanamento dalla professione. L'istituzione richiesta dell'Assistente Farmacista, poi mutuato come Assistente di Farmacia, accostato a tali proposte evidenziano in maniera chiara quale sia la strategia dei rappresentanti dei titolari di farmacia. Un percorso pericoloso che non tiene nella dovuta considerazione il futuro della professione, ma solo gli interessi e i fatturati delle farmacie che non s'intende abbandonare nei volumi raggiunti. Il peso delle catene è ormai visibile in tutti i "gangli" professionali e non può essere più ignorato.
Ancora una volta Federfarma si manifesta per quello che è: la rappresentanza assoluta d'interessi particolari che quando paventa interessi sociali e sanitari lo fa solo ed esclusivamente per accattivarsi la benevolenza dei politici e del potere
Al fianco dei sindacati e delle loro giuste rivendicazioni.

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