15 luglio 2024
Assistente farmacista: segnalazione all’Antitrust
Corsi per un ruolo che non esiste
Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti ha provveduto, come annunciato, a segnalare all’AGCM diverse aziende per violazione del Decreto Legislativo 2 agosto 2007, n. 145 (Pubblicità ingannevole) in attuazione dell'articolo 14 della direttiva 2005/29/CE che modifica la direttiva 84/450/CEE. Perché la pratica commerciale è scorretta quando, in contrasto con il principio della diligenza professionale, falsa o è idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore medio che raggiunge o al quale è diretta. Sono ingannevoli i messaggi pubblicitari riguardanti lo svolgimento di alcuni corsi di formazione nei quali viene prospettata la certezza di conseguire, all'esito dei corsi, degli sbocchi professionali, circostanza in realtà non veritiera. (provv. n. 12918 del 19 febbraio 2004).
Con riferimento alle inserzioni in vari motori di ricerca per la preparazione e la frequentazione di corsi per “Assistente farmacista” i messaggi sono ingannevoli perché inducono a pensare che questa sia una figura professionale realmente esistente e che la partecipazione a tali corsi dia accesso ad un lavoro da “Assistente farmacista”, fatto che non esiste nel CCNL.
In alcuni corsi si offre, addirittura, una doppia certificazione. In altri casi si offre corso per vendita di prodotti farmaceutici on-line, in tali altri si afferma che l’Assistente farmacista ha il compito di somministrare i farmaci (compito nemmeno assegnato al farmacista). E ancora: si afferma che tale figura opera all’interno delle farmacie quando non previsto dal CCNL, si induce a credere che la certificazione rilasciata ha un valore internazionale perché validata da un notaio europeo. Nelle doppie certificazioni compare anche quella di esperto in Lotti d’oscura interpretazione. In nessuno dei casi (tranne all’interno di una brochure e in modo non chiaro) si dice in maniera esaustiva che tali corsi non sono abilitanti e che la figura professionale non esiste nel panorama delle attività lavorative in farmacia.
All’Antitrust viene chiesto d’interrompere tale “circo” di false promesse e di sanzionare le aziende che non interromperanno tale pratica.