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08 luglio 2024

Assistente farmacista: forse non ci siamo capiti

Nuova presa di posizione del MNLF

Il Presidente delle Farmacie Comunali (Assofarm), Luca Pieri, che ricordiamo non essere farmacista, continua a richiedere ad ogni “piè sospinto” l’introduzione dell’assistente farmacista quale soluzione, tra le altre, alla carenza di farmacisti.
Lo ha ripetuto anche recentemente a Napoli alla kermesse dell’organizzazione che presiede, giustificando tali proposte al fine di non vanificare il lavoro fatto sulla “farmacia dei servizi”.
Il Presidente di Assofarm dice che la categoria non può perdere tempo in “nuove conflittualità”. Noi siamo assolutamente d’accordo: si riponga nel cassetto tale “nefanda” proposta e tutto andrà a posto.
Tuttavia, ci sfugge il motivo per cui si continua ad insistere su una proposta che non incontra il favore della maggioranza dei farmacisti italiani. Questo non perché la maggioranza dei farmacisti italiani soffra di una forma avanzata di “gelosia professionale”, ma perché la maggioranza dei farmacisti italiani è a perfetta conoscenza di cosa accadrebbe nelle farmacie, cosa accadrebbe della professione e quale uso se ne farebbe di questa nuova figura “surrogata”.
Il silenzio, tranne rare eccezioni che renderemmo pubbliche, con cui questa proposta è stata accolta dai vertici istituzionali della categoria, la dice lunga sul perché il nostro allarme e la nostra vigilanza è al massimo livello.
Lo ripetiamo MNLF e CULPI sono già mobilitate e pronte a scendere in piazza insieme ad altre associazioni.
Non vogliamo né il “farmacista light” né il “farmacista di serie B” come dice lo stesso Pieri con espressioni poco rispettose nei confronti della categoria, farmacisti con meno diritti esistono già nelle parafarmacie e questo è già un grave “vulnus” per la categoria.
L’esempio olandese non c’interessa, del resto si guarda sempre oltre frontiera quando fa comodo e mai quando è opportuno come nel caso della Germania e la sua regolamentazione per le farmacie.
Assofarm provveda a dare migliori condizioni ai propri dipendenti e si ricordi dei privilegi di cui gode prima di fare proposte “suicide” a nome e per conto dell’intera categoria che non rappresenta.
Rinnoviamo la richiesta, in vista del prossimo rinnovo degli Ordini provinciali, ai candidati: facciano pubblica “abiura” di tale proposta che metterebbe la parola fine alla professione.
Nel frattempo saranno segnalati all’Antitrust per pubblicità ingannevole tutti i corsi per “assistente” o “coadiutore” di farmacia a pagamento senza alcun valore legale.

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