23 settembre 2010
Fustelle false, perquisizioni per 21 farmacisti
“Vitamorbida” questo il nome dell’operazione dei Nas
Sono scattate questa mattina, su disposizione della procura, le perquisizioni a 21 farmacisti, tre titolari di sanitarie e due titolari di ditte ortopediche da parte dei carabinieri dei Nas di Palermo. (guarda il video di blogsicilia)
La truffa, secondo gli inquirenti, consisteva nell'applicazione di fustelle contraffatte con il marchio di una nota ditta produttrice alle autorizzazioni per la fornitura di dispositivi medici per l'incontinenza urinaria. Il tutto per ottenere rimborsi non dovuti da parte dell'Asp del capoluogo siciliano. Il danno per lo Stato è stimato in circa 200 mila euro.
Se la truffa non fosse stata scoperta avrebbe potuto arrecare un danno di oltre due milioni di euro l'anno.
I provvedimenti sono il frutto delle indagini svolte dai Nas nell'ambito dell'operazione "Vitamorbida", che nel 2008 consentì l'esecuzione di misure cautelari nei confronti di alcuni responsabili di farmacie, di sanitarie e di agenti di commercio facenti parte di un gruppo indagato per la medesima tipologia di reato.
L'indagine riguarda anche le province di Agrigento e Trapani. Il Nas ha trovato circa 12mila fustelle contraffatte. La maxitruffa coinvolge titolari di farmacie di Palermo, Trapani e Agrigento e i proprietari di sanitarie per rivendita di prodotti farmaceutici. I militari dell'Arma stanno cercando di risalire all'autore delle false fustelle utilizzate dagli indagati per avere i rimborsi dalla Asp del capoluogo siciliano.
Gli inquirenti hanno scoperto che i farmacisti fingevano di avere venduto prodotti per l'incontinenza urinaria della ditta Santex, presentando alla Asp il modulo per i rimborsi a cui veniva apposta la falsa fustella.
I responsabili della Santex hanno contribuito all'indagine negando che l'adesivo fosse stato da loro prodotto e appartenesse agli oggetti da loro commercializzati. La ditta è persona offesa della truffa.
Nei prossimo giorni, il pm Maurizio Agnello, che ha coordinato l'indagine, sentirà gli indagati. La procura trasmetterà alla procura generale presso la Corte dei conti il fascicolo di indagine perché si proceda ad accertare l'eventuale danno erariale. Tra le farmacie indagate alcune con sede nei quartieri di Brancaccio, a Palermo, in via delle Alpi, ma anche a Castelbuono e Petralia. Le farmacie incriminate rischiano, ora, la revoca della convenzione da parte del servizio sanitario.
(fonte Ansa - Repubblica Palermo - Iaemme Press)