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13 gennaio 2022

Tamponi in parafarmacia: vietarli è contro gli interessi dei cittadini

Devito: indecente e vergognoso

"Indecente e vergognoso" - così Vincenzo Devito Presidente del MNLF, definisce quanto accaduto ieri in Commissione al Senato dopo la bocciatura degli emendamenti presentati da Castaldi e De Petris che consentivano alle parafarmacie di effettuare i tamponi per rilevare i positivi al Covid19.
 
Questo è il vero volto delle lobby presenti in Parlamento, continua Devito, a loro non interessa nulla dei cittadini, a loro importa unicamente difendere gli interessi economici di chi proteggono.
 
Sono mesi che andiamo denunciando l'esistenza di un vero e proprio "corporativismo pandemico" che in tutti i provvedimenti cerca di tutelare l'interesse particolare.
 
I portatori di questi interessi hanno dei nomi e cognomi, precisa Devito, come quello dell'attuale vicepresidente della Camera Andrea Mandelli, che oltre a ricoprire un ruolo  a livello sindacale per l'associazione dei titolari di farmacia in Lombardia, è presidente nazionale degli Ordini dei Farmacisti, quindi presidente di tutti i farmacisti, ma in realtà rappresentante della minoranza che possiede una farmacia.
Mandelli è perfino riuscito, con la scusa del Covid, a farsi allungare la possibilità di essere rieletto ai vertici della FOFI per un numero maggiore di volte consentite dalla legislazione corrente attraverso un emendamento presentato da un amico di partito. Questo dovrebbe far riflettere anche sull'enorme conflitto d'interessi dove un Presidente di Ente pubblico, quale è un Ordine professionale, è contemporaneamente anche Parlamentare.
 
Ma i provvedimenti di parte sono tantissimi: prima hanno tentato di non far entrare le parafarmacie tra gli esercizi essenziali, poi hanno escluso di fatto  i farmacisti che lavorano nelle parafarmacie dai corsi per poter effettuare i vaccini e infine diffidato quelle regioni che avevano deciso d'includere le parafarmacie tra i soggetti abilitati ad eseguire i tamponi. Vicenda, quest'ultima, che sarà affrontata addirittura davanti alla Corte Costituzionale dopo il rinvio del TAR Marche.
 
Da tutti questi provvedimenti chi ci perde davvero è solo il cittadino, che dovrà sobbarcarsi ancora lunghe file per poter effettuare il tampone, oggi anche per uscire dalla quarantena. Dare la possibilità alle parafarmacie di farli avrebbe significato decongestionare le farmacie e portare un pò di concorrenza nella giungla dei prezzi, diminuendone il costo.
 
I partiti che hanno votato contro al Senato dovrebbero fare una seria riflessione e decidere da che parte stanno, se da quella degli interessi economici o dalla parte degli italiani.
 
In un periodo di diffusione massima del virus continuare a tutelare interessi particolari a scapito di quelli generali significa speculare sulla pelle della gente.

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