06 aprile 2021
Farmacisti vaccinatori? Prima il rinnovo del CCNL
Prima il rinnovo del contratto poi nuovi compiti
Roma, 6 aprile 2021 - Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti chiede ai collaboratori di farmacia privata di non dare la loro disponibilità ad eseguire le vaccinazioni Covid-19 se prima non viene rinnovato il CCNL scaduto da oltre otto anni.
Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti invita i dipendenti laureati di farmacia privata a non fornire la propria disponibilità ad eseguire vaccinazioni per il Covid-19 se prima non viene firmato il rinnovo del CCNL scaduto da oltre otto anni.
Il contratto, spiega il MNLF, afferente a quello del commercio, deve essere profondamente cambiato a partire proprio dal settore di riferimento e spostato in quello sanitario.
Gli impegni di ordine legale ed assicurativo che le vaccinazioni comportano non possono essere eluse e debbono essere inserite nel nuovo CCNL, quindi precedere e non seguire l'inizio delle vaccinazioni in farmacia o in qualsiasi altra struttura.
Il riconoscimento economico dopo otto anni di vacanza contrattuale deve essere commisurato almeno alla perdita del potere d'acquisto che il mancato rinnovo ha comportato e deve costituirne base di partenza. Inoltre, nessun ampliamento dell'orario lavorativo o taglio dei permessi potrà rappresentare tema di contrattazione.
Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti consiglia i dipendenti di farmacia privata a frequentare presso l'Istituto Superiore di Sanità il corso per conseguire l'attestato di farmacista vaccinatore, ma al contempo, suggerisce di negare la propria disponibilità ad effettuare le vaccinazioni se non è rinnovato il contratto.
Circa il corso di farmacista vaccinatore, il MNLF invierà una nota allo stesso Istituto Superiore di Sanità per spiegare come sia profondamente discriminatorio e contraddittorio rispetto agli obiettivi del Piano Vaccinale Nazionale negare il corso a quei farmacisti che non lavorano in farmacia.