Vincenzo Devito, presidente MNLF, nel 2014, alla vigilia di una delle prime edizioni di FarmacistaPiù affermava: "auspico un confronto franco, senza steccati, che abbracci tutte le problematiche della professione, spesso nascoste sotto il tappeto come la polvere, ma destinate a ripresentarsi. FarmacistaPiù può essere una splendida occasione per parlare del futuro della professione a patto che l’elemento di partenza sia quello di dare a tutti le stesse opportunità, le stesse chance. Elemento che, dispiace dirlo, sino ad oggi è mancato"

Disturba doverlo ammettere, ma dopo 5 anni le cose non sono cambiate e questa manifestazione non si è affatto trasformata nell'Agorà della professione, ma al contrario, sta regredendo ad un livello autoreferenziale, ove le voci dissonanti sono come "paria", isolate e poste nelle condizioni di non essere ascoltate.

Una sola occhiata al programma di quest'anno è sufficiente per comprendere in maniera esaustiva che non solo non ci sarà confronto aperto sui temi più importanti della categoria, ma chi non accetta di fare parte del coro viene relegato in orari e giorni di secondo e terzo piano.
Già tutta la vicenda delle nomine al comitato scientifico ha del ridicolo, se non stessimo parlando di una cosa che dovrebbe essere seria. Tutta la costruzione del progetto è frutto di un narcisismo pericoloso ed inconcludente.

MNLF e CULPI tuttavia non rinunciano, pur in condizioni fortemente penalizzate, a dire la propria, non rinunciano a dar voce alla maggioranza dei farmacisti italiani ormai stanchi dei giochetti di "Palazzo", ed insieme agli amici di FNPI venerd' alle ore 16 daranno vita, unificando le proprie sessioni non a caso poste alla stessa ora e nello stesso giorno, ad un momento di riflessione, ove proveremo a dire le cose che non vogliono sentirsi dire.

Dispiace per i colleghi che non potranno essere presenti perché lavorano, noi purtroppo non possiamo garantire un rimborso spese, ma sapremo lo stesso come far arrivare loro il nostro messaggio.

Rilievi già avanzati negli anni precedenti a cui era stata assicurata "pari dignità," evidentemente esistono modi diversi di declinare la dignità!.