02 agosto 2019
Il Presidente MNLF Devito risponde al Presidente Fedrfarma Cossolo
Maggior rispetto per i colleghi
Nel diritto di replica il Presidente del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, dr. Vincenzo Devito, risponde al Presidente di Federfarma dr. Cossolo, il quale, pur non chiamato in causa, ha messo in dubbio i dati riportati da questa organizzazione. (dichiarazioni)
Supponenza ed alterigia sono i sinonimi della superbia e la superbia è la madre di tutti i vizi capitali.
Il Presidente di Federfarma dr. Cossolo dovrebbe fare più attenzione quando rilascia dichiarazioni senza aver letto in maniera approfondita il testo a cui si riferisce, perché può facilmente incorrere in errori, errori imbarazzanti.
I dati che dimostrano in maniera inconfutabile la crescita delle parafarmacie sono dati pubblicati da Assosalute sull'elaborazione dei dati IQVIA. La stessa società che, a ragione, Cossolo definisce attendibile. Ora, se le fonti sono attendibili è del tutto palese che lo siano anche i dati, e i dati dicono che le parafarmacie crescono, le farmacie sono stabili, la GDO perde quote di mercato.
Il giochetto di trilussiana memoria di presentare come ha fatto l'Osmed, dati disaggregati, senza distinzioni, è un giochetto antico e nemmeno originale.
Nei dati Osmed vi sono diverse anomalie, anomalie che spero possano essere spiegate in maniera esaustiva.
Assosalute pubblica analisi puntuali, difficilmente confutabili, invito il Presidente di Federfarma alla lettura di queste analisi, arricchiscono
Per quanto riguarda l'affermazione di Cossolo secondo il quale "dal mondo della parafarmacia quando uno può scappa" giustifico la puerile asserzione con la mancanza di esperienza, il Presidente dovrebbe sapere che il concorso straordinario fu fatto proprio per evitare la liberalizzazione dei farmaci di fascia C che, a gran voce, durante la preparazione del "Cresci Italia", proprio chi aveva aperto una parafarmacia chiedeva. Un escamotage che ha prodotto solo poche centinaia di nuove aperture a fronte di 5000 che la stessa Federfarma agitava come spettro in quei giorni. E' del tutto ovvio che in un Paese ove non esiste la libertà di esercizio professionale, dove un monopolio, anche per la compiacenza di Federfarma, si trasforma in un oligopolio con l'entrata del capitale privato, ogni farmacista cerchi di migliorare la propria situazione professionale, quando leggi autoreferenziali ne impediscono il pieno svolgimento.
Nel 2018 ventimila attività hanno chiuso i battenti, 30 parafarmacie in tutto il territorio nazionale che chiudono è un dato fisiologico, una notizia solo per Federfarma, impegnata da mesi a dimostrare che le parafarmacie sono in crisi, quando i numeri, tutti i numeri, dicono esattamente l'opposto.
Invito serenamente il Presidente di Federfarma a concentrarsi sulla riforma della remunerazione che noi già venti anni fa ritenevamo obsoleta, ma di non perdere di vista anche altri argomenti come il rinnovo del vergognoso contratto dei dipendenti, l'abusivismo professionale e contrattuale, la cessione senza ricetta di farmaci e l'antibiotico resistenza.
Noi ad esempio abbiamo proposto la digitalizzazione delle ricette ripetibili e non ripetibili, ma non abbiamo ancora capito perché Federfarma è contraria.
Tiziano Terzani diceva: "Il rispetto nasce dalla conoscenza, e la conoscenza richiede impegno, investimento, sforzo". Il Presidente di Federfarma si applichi di più.