18 ottobre 2016
Contratto farmacie private: non pił tollerabile il silenzio del governo
MNLF ai sindacati: inasprire la lotta
Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti chiede ai sindacati d'inasprire la lotta per il mancato rinnovo del CCNL delle farmacie private.
Dopo oltre tre anni e mezzo il tempo è ormai scaduto. Davanti all'immobilismo del Ministro del Lavoro Poletti a cui a più riprese è stato chiesto l'intervento per portare le parti davanti ad un tavolo negoziale, sono le parti sociali e in primo luogo i lavoratori che debbono dare un segnale a Federfarma.
Per questo il MNLF chiede ai sindacati di predisporre azioni atte a rompere l'attuale stagnazione.
Tra queste l'utilizzo dell'arma dello sciopero non come episodio singolo ma distribuito nel tempo.
Non c'è solo il livello economico tra gli argomenti da discutere nel rinnovo del contratto, ma una condizione generale di sfruttamento che è l'esatta antitesi dell'investimento sul capitale umano utilizzato solo a fini di facciata. La realtà è fatta di voucher, stage post-laurea, contratti part-time forzati, ricorso a straordinari mal pagati.
Certo il livello economico che parla di 7,20 euro/ora netti per un laureato dopo un duro corso di laurea e tra i più bassi in Europa è il motivo centrale, ma è necessario confrontarsi a 360 gradi su tutta una serie di condizioni lavorative al limite dello schiavismo, la malattia per motivi gravi in primis.
Le condizioni di lavoro per i farmacisti nelle farmacie stanno peggiorando e non è più tollerabile il ricatto a cui i lavoratori sono sottoposti, ad iniziare dall'abusivismo professionale e all'obbligo di consegnare farmaci senza la dovuta presentazione di ricetta medica.
Tutto ciò ha raggiunto il massimo livello di sopportazione, necessario lanciare un messaggio forte.