30 marzo 2016
Ddl concorrenza - MNLF su dichiarazioni Guidi
Fa male sentire una coś chiara ammissione d'impotenza
"Fa male sentire una così chiara ammissione d'impotenza da parte di un Ministro della Repubblica", così Vincenzo Devito, commenta, l'intervista rilasciata oggi dal Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi al Corriere della Sera sul Ddl Concorrenza.
"Avevamo percepito sin dalla riunione del Consiglio dei Ministri del 2015 e dalla decisione di non procedere con un decreto legge che il Ministro Guidi sulla liberalizzazione dei farmaci di fascia C avesse trovato delle "barricate" all'interno del Governo e in particolare da coloro che all'interno della maggioranza difendono gli interessi corporativi"
"Tuttavia, pensavamo che questo isolamento non fosse condiviso da chi sino a ieri aveva fatto dell'equità e pari opportunità, la propria bandiera"
"In realtà, se si volesse ancora dare un segno positivo al Ddl concorrenza e non trasformarlo nel risultato di un "assalto alla diligenza" da parte di lobby e corporazioni, ci sarebbe ancora tempo per correggerlo nel dibattito in aula"
"Ricordiamo che non solo il Ministro dello Sviluppo Economico, ma anche Antitrust, Ocse, Commissione Ue, Associazioni dei consumatori e numerosi economisti, non capiscono perché un farmacista laureato non possa vendere i farmaci di fascia c in una parafarmacia".
"Abbiamo messo on-line sulle nostre piattaforme social, conclude Devito, un video che spiega perché bisogna liberalizzare questi farmaci, siamo andati in audizione al Senato smontando "pezzo per pezzo" tutte le obiezioni contrarie a questa apertura di mercato".
"Ora non ci sono più alibi", se non si liberalizzerà sarà per motivi politico elettorali legati al rapporto che alcune forze politiche hanno con gli interessi di lobby e corporazioni.
Al Governo l'invito a tornare sui propri passi: cambiare opinione è manifestazione d'intelligenza.