22 giugno 2010
Federfarma: revocata la presidenza alla Racca?
Presidenza provvisoria a Cesare Quey
E' durata due anni la Presidenza della prima donna alla guida di Federfarma, la presidenza di Annarosa Racca è stata ieri revocata. Non mancano le contestazioni e le perplessità circa le modalità della sostituzione.
L'associazione nazionale dei titolari di farmacia italiani, ha revocato, a maggioranza, il mandato alla presidente Annarosa Racca. E l'ha sostituita, fino alla convocazione degli organi statuari, prevista per il 30/6, con il vicepresidente della componente rurale della categoria (Sunifar), Cesare Quey. La revoca secondo quanto si legge in un documento approvato oggi, e' stata dettata da 'inefficacia delle politiche di difesa della categoria'.
In un comunicato la stessa Racca contesta la "defenestrazione", questo si legge nella news ANSA
''nella propria qualita' di Presidente in carica della Federfarma'', contesta ''fermamente'' la legittimita' di quella che definisce 'una presunta delibera' che le avrebbe tolto il mandato per un "l'inefficacia delle politiche di difesa della categoria''. Per Racca, infatti non esiste ''alcuna forma di autoconvocazione'' statutariamente prevista del Comitato Centrale, vista la regolare convocazione di tale organo perfezionata nelle forme previste dal vigente statuto, con l'ordine del giorno richiesto, fin dal 19 giugno scorso. Racca ritiene pertanto ''di nessuna giuridica efficacia la seduta autoconvocata tenutasi in data odierna e del pari inefficaci le asserite deliberazioni in tale contesto assunte e diffida formalmente - si legge in una nota dell'associazione - dal dare esecuzione a tali inesistenti deliberazioni che infangano l'immagine della Federfarma in una fase delicatissima della propria esistenza, riservandosi ogni iniziativa in sede civile e penale, a tutela propria e della associazione da essa rappresentata''.
In realtà lo stato di malcontento tra la base è assai diffuso e già nelle scorse settimane avvisaglie di protesta erano serpeggiate tra le varie componenti locali. Tale situazione è poi ieri esplosa nella revoca del mandato.