31 ottobre 2014
Striscia la notizia,farmaci senza la ricetta: non sono casi isolati
La replica alle dichiarazioni del Presidente Federfarma
Il Presidente di Federfarma Racca commenta come "caso isolato" l'ennesimo servizio di Striscia la Notizia ove una farmacia viene "pizzicata" a dispensare senza ricetta medica farmaci pericolosi. Il MNLF e la Confederazione Unitaria Libere Parafarmacie italiane denunciano il livello diffuso su tutto il territorio nazionale di questi comportamenti.
L'ennesimo servizio televisivo in cui si documenta la violazione della legge sui farmaci con obbligo di ricetta, è la dimostrazione palese che il fenomeno della consegna di farmaci senza la dovuta prescrizione medica è ben lungi da essere "isolato" e circoscritto. Questo fenomeno, al contrario, è un "modus operandi" della maggior parte delle farmacie italiane che, in barba alle leggi, si comporta mettendo ripetutamente a rischio la sicurezza sanitaria dei cittadini. Riprova ne sono le centinaia di segnalazioni che ci vengono recapitate.
Il tentativo del Presidente di Federfarma di minimizzare ed addossare la colpa di questi servizi a coloro che da anni chiedono la liberalizzazione del settore, è un tentativo puerile e ridicolo.
Insistere sul fatto che la sicurezza per il cittadino è il farmaco in farmacia e non il farmaco dal farmacista è clamorosamente smentito dai fatti. La situazione oltre che essere pericolosa è fantozziana: da una parte viene precluso il libero esercizio della professione e vietata la vendita di farmaci non a carico del SSN alle parafarmacie, dall'altra numerose farmacie si comportano come distributori automatici di medicinali.
In questo contesto il comportamento del Ministero della Salute è connivente perché malgrado i numerosi richiami ad un maggior controllo, niente è stato fatto e ad una precisa richiesta del MNLF di conoscere i dati dei casi in cui è concesso, in situazione di emergenza, consegnare farmaci senza ricetta, il Ministero non ha risposto. Segno inequivocabile che questi dati non li possiede.
Riprova della estrema superficialità con cui tali delicate tematiche vengono trattate è l'intervento fatto la settimana scorsa dal Sottosegretario alla Salute De Filippo in Parlamento che su circostanziata domanda sul perché alcuni farmaci a base di Gentamicina fossero stati prima inseriti dall'AIFA nella lista dei farmaci senza ricetta e poi riportati in quelli con obbligo di ricetta, afferma candidamente, ripetendo tesi già esposte da Federfarma, che gli antibiotici sono da sempre sottoposti a ricetta. Fatto questo assolutamente errato ed inventato visto et considerato che numerose pomate, colliri, pastiglie per la gola, creme vaginali, ecc. sono tra i farmaci che si possono acquistare senza ricetta.
Quando il Presidente di Federfarma definisce lobbies chi rivendica il diritto ad avere le stesse opportunità di esercitare liberamente la propria professione si copre di ridicolo e mostra tutto il proprio limite nel far rispettare le regole ai propri iscritti. Regole fatte infrangere sotto il vincolo del ricatto occupazione anche ai dipendenti.
Il farmacista ovunque operi si deve comportare secondo precise regole di corretta dispensazione e il motivo deve essere solo quello etico, di tutela del cittadino, non come fa intendere la Racca per difendere l'interesse corporativo.
Ancora una volta sfidiamo la Federfarma ad aderire alla nostra campagna di moralizzazione della professione e ad esporre nelle vetrine di tutte le farmacie il logo della campagna contro la vendita di farmaci senza la dovuta ricetta medica. Senza alibi e pretesti