10 giugno 2014
Napoli: riconoscere i diritti negati
Nasce un nuovo gruppo di lavoro in Campania
Napoli : i diritti negati ad una componente della categoria sono diritti negati a tutti perchè gli effetti si riflettono inevitabilmente anche all'intero corpo professionale. Da questo semplice constatazione parte il messaggio che il convegno organizzato dal Movimento Nazionale Liberi Farmacisti e dalla Confederazione Unitaria delle Libere Parafarmacie Italiane hanno voluto lanciare lo scorso 8 giugno a Napoli.
Sin dal titolo dell'evento "Farmacisti senza dritti, Farmaci senza valore" è chiaro l'obiettivo di far emergere un disagio diffuso per i troppo nodi irrisolti di questa professione. Nodi che si traducono in un numero elevato di diritti negati che qualcuno crede necessari per "coltivare" i propri privilegi, ma che prima o poi non mancheranno di far sentire i propri effetti su tutto il movimento professionale con una inevitabile perdita del proprio ruolo nella società.
Tanti i temi trattati davanti ai numerosi colleghi che nello spirito "intrattivo" dell'evento non hanno mancato durante e dopo i lavori di porre quesiti, avanzare proposte o mostrare la propria "irritazione" per una condizione sempre più difficile da sopportare.
Tra gli argomenti di attualità il disappunto per le recenti decisioni dell'AIFA e del Ministero della Salute, decisioni che hanno messo ancra una volta in luce come i dubbi di permeabilità agli interessi coporativi siano più che fondati. La marcia indietro è il segno della volontà di ostacolare con tutti mezzi processi di riforma del settore anche contro gli interessi dei consumatori. Farmaci negati agli esercizi di vicinati, ma consegnati senza ricetta dalle farmacie. E' chiaro che tutto ciò non può durare a lungo ed iniziative sono in itinere per sottoporre a giudizio decisioni contradditorie.
Le parafarmacie sono una realtà di questo tutti debbono prenderne atto e per primo i vertici istituzionali della categoria, non è più possibile trattare questo settore dell'attività professionale che porta lavoro, reddito e qualità come un corpo estraneo. Nelle parafarmacie operano farmacisti con lo stesso livello di preparazione di tutti gli altri colleghi, limitazioni alla loro attività non sono più sopportabili.
Ivan Giuseppe Ruggiero, delegato per la Campania del MNLF e della Confederazione ha posto l'accento sulle specificità della Campania e sulla necessità di fare gurppo per risolvere insieme le tante problematiche del territorio. Molte le adesioni al gruppo di lavoro che si metterà subito all'opera.
Vincenzo Devito, Presidente del MNLF, ha ribadito come l'unità d'intenti sia l'arma vincente per cambiare una condizione che, tranne alcuni cambiamenti, per'altro frutto dell'attività propositiva al Parlamento del MNLF, nella sostanza non sia cambiata, con farmacisti che vengono trattati come se avessero preso una laurea di serie B.
Il contratto di lavoro e la necessità di cambiarne natura è tra le richieste più urgenti, mentre la piaga dell'abusivismo professionale sta diventando ormai una patologia cronica della professione. Patologia che non riguarda solo i dipendenti privati che hanno anche questo handicap nel trovare occupazione stabile, ma tutti perchè crea concorrenza sleale.
Università e documento dei Presidi di facoltà sotto la lente d'ingrandimento con un giudizio negativo di quest'ultimo perchè ancora una volta ad essere al centro del dibattito è la farmacia e non il farmacista che avrebbe bisogno di ben altre competenze per allargare ed affermare le proprie capacità professionali.
Infine l'Enpaf con una disamina dettagliata della situazione e al centro di molte delle richieste dei convenuti. Il dibattito non è incentrato sul livello contributivo ma sul rapporto finale tra quanto dato e quanto riavuto indietro in termini pensinistici. Una contribuzione basata sulle reali capacità di reddito è fondamentale, così come la libera scelta dell'ente previdenziale, scelta svincolata dall'obbligo determinato dall'iscrizione all'ordine.
La discussione è poi proseguita davanti ad un buffet offerto con tantissime domande e riflessioni che di fatto hanno prolungato di altre due ore la durata dell'evento.
