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12 agosto 2013

Decreto del fare … i furbi

Sventato tentativo di cambiare le carte in tavola

Il Decreto del Fare è stato appena approvato, ma vale la pena dare conto di ciò che è avvenuto durante la discussione per la sua approvazione.

Probabilmente chi ci segue sul nostro profilo FACEBOOK sa già a cosa ci stiamo riferendo, ma rendendoci conto che non tutti sono collegati a questo social network, abbiamo deciso di allargare la "platea" dei "consapevoli",

Accade che tra gli emendamenti presentati al decreto del fare appaiono l seguenti a firma GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (Pdl)

44.5

MARINELLO

Dopo il comma 4, aggiungere il seguente:

        «2-bis. Le farmacie che risultino ancora soprannumerarie a seguito della revisione straordinaria in base ai parametri di cui ai commi 1 e 3, a domanda, possono richiedere il trasferimento in una sede di nuova istituzione nell'ambito della Provincia di appartenenza, secondo una graduatoria provinciale elaborata sulla base dei criteri di cui agli articoli 4, 5 e 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 30 marzo 1994, n. 298 e successive modificazioni e integrazioni».

44.6

MARINELLO

Dopo il comma 4, aggiungere il seguente:

        «4-bis. All'articolo 2 della legge 2 aprile 1968, n. 475, come modificato dall'articolo 11 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, dopo il comma 2 è aggiunto il seguente:

        ''2-bis. Nei comuni sotto i 6.600 abitanti in cui le farmacie risultino essere soprannumerarie per decremento popolazione è consentita la possibilità di trasferimento sulla base di una graduatoria regionale''».

44.8

MARINELLO

Dopo il comma 4-quater, aggiungere il seguente:

        «4-quinquies. Ai concorsi straordinari di cui all'articolo 11, comma 3, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, con la legge 24 marzo 2012, n. 21, sono ammessi a partecipare i farmacisti titolari di farmacie ubicate in comuni con popolazione non superiore a 6.600 abitanti. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano adottano gli atti necessari ad adeguare le procedure concorsuali, anche in corso di svolgimento, alla presente disposizione».

Tranquilli, gli emendamenti sono stati tutti RESPINTI, ma la prima cosa che ha destato la nostra attenzione, oltre al palese tentativo di modificare in corsa le regole del concorso straordinario con le conseguenze che tutti ci possiamo immaginare è stato quel riferimento ai 6.600 abitanti.

Perchè, ci siamo chiesti proprio quella numero.

In nostro aiuto sono giunti alcuni colleghi siciliani a cui avevamo chiesto lumi e il "mistero" è stato svelato.

Pare che il nostro parlamentare abbia parentele strette con titolari di farmacia e che il suo interesse per il concorso straordinario non sia proprio etico o dettato dall'irrinunciabile desiderio di migliorare il servizio per la collettività. Difatti come riporta questa lettera pubblicata sul Corriere di Sciacca (leggi ne vale la pena) la moglie di Giuseppe Francesco Maria Marinello è titolare di farmacia a Sambuca di Sicilia che guarda caso l'Istat ci dice avere 6016 abitanti.

Sarà un caso. Sì, proprio un caso di "interesse ad personam".

Ma Giuseppe Francesco Maria Marinello non è nuovo a situazioni del genere, oltre ad essersi scagliato contro Bersani all'epoca della battaglia per la fascia C, insorgendo per la lettera che ci aveva inviato, è da sempre impegnato in favore di Berlusconi per far sì che Veronica Lario non partecipi alla spartizione del'eredità. Questo con le disposizioni inerenti  il "patto di famiglia" è sempre possibile fino a quando non ci sarà la sentenza definitiva di divorzio. Una norma che lo stesso Napolitano aveva fatto cancellare nel decreto sviluppo dell'ex Ministro Passera durante il Governo Monti.

Naturalmente qualcuno sperava che il clima "vacanziero" avrebbe consentito una più agevole navigazione nella selva di emendamenti presentati, tuttavia così non è stato ed appena ne siamo venuti a conoscenza abbiamo fatto qualche telefonata, inviato alcune mail (compreso il Presidente del Consiglio) e il giochetto è venuto alla luce.

E' necessario però fare alcune riflessioni: per quanto ancora dovremmo sopportare tutto ciò?

Per quanto ancora dovremmo sopportare il fatto che ricorsi organizzati in mezza Italia riescano a bloccare le aspirazioni, i sogni, le speranze di migliaia di colleghi?

Per quanto tempo ancora dovremmo sopportare che il legittimo desiderio di essere padroni della propria vita professionale venga quotidianamente umiliato da un sistema di potere che difende solo i propri interessi?

Noi vogliamo credere ancora per poco tempo.

Preparatevi, questo autunno non sarà poi così freddo!!!

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