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13 luglio 2013

Numero chiuso a farmacia: i numeri non ci sono

Documento MNLF con tutte le cifre

I DATI SCONFESSANO IL NUMERO CHIUSO A FARMACIA



Non ci sono i numeri per chiudere l'accesso alla facoltà di farmacia. Questo in sintesi l'intervento di Agnese Antonaci, Vicepresidente del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, alla riunione appena conclusa a Roma presso la sede della Fofi sulla riforma del corso di laurea in farmacia.

Tre i motivi sollevati in base ai dati del MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca): il numero delle immatricolazioni, come quello degli iscritti alla Facoltà è in calo, mentre risulta stabile quello dei neolaureati.

Ponendo a confronto medici e farmacisti il rapporto tra i laureati e di DUE a UNO (circa 7000 medici contro 3500 farmacisti ogni anno), con la differenza che il corso di laurea per i medici è già a numero chiuso.

Chi paventava esiti catastrofici nei prossimi 5 anni deve ricredersi, non ci saranno 55.000 nuovi farmacisti (più della metà di tutti i farmacisti iscritti all'ordine) ma solo 15,000 farmacisti in più.

Un dato che il MNLF giudica assolutamente "fisiologico".

Inoltre, la possibilità di trovare lavoro per i neolaureati in farmacia è tra le più elevate nelle professioni sanitarie con un 61,6% che trova lavoro dopo un anno e un 86,6% a cinque anni.

Oggi abbiamo sconfessato chi ci accusava di essere prevenuti su questa proposta, ha detto Fiorella Levi della Confederazione delle Libere Parafarmacie che ha sottoscritto il documento presentato a Roma:  "noi abbiamo portato la sostanza dei dati altri hanno gettato fumo negli occhi".

Il processo andrebbe invertito, prima venga liberata dai vincoli monopolistici la professione, poi una volta libera e se i numeri lo giustificheranno si potrà discutere di una regolazione degli accessi.

Il MNLF ha avanzato contemporaneamente anche una proposta di riforma del corso di studi in farmacia, una riforma strutturale che incontra la richiesta del mercato del lavoro di una maggiore qualificazione dei laureati.

La riforma dovrebbe avvenire introducendo dopo il secondo anno di corso percorsi di specializzazione predeterminati che lo studente dovrebbe scegliere per proseguire gli studi. Abbiamo pensato - ha chiarito Agnese Antonaci - a specializzazioni all'interno dello stesso percorso universitario in modo da preparare i futuri farmacisti già in grado di affrontare il mercato del lavoro.

Quindi semaforo rosso per il numero chiuso a farmacia e verde invece per un rinnovo del corso di laurea.


Il documento presentato dal MNLF

ReportIncontroFOFI15luglio2013.pdf

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