07 marzo 2013
Sindacato medici: il neoeletto Bianco si dimetta
Richiesta dimissioni per il Presidente Ordine Medici
Riportiamo questa notizia perchè esemplificativa del fatto che non siamo solo noi a pensare che non si possa e non si debba fare contemporaneamente i parlamentari e i Presidenti di Ordini.
Non solo perchè questo alimenta inevitabilmente il "sospetto" di un colossale e clamoroso conflitto d'interesse, ma anche perchè la confusione istituzionale che ne deriva è negativa per gli iscritti agli ordini.
Questo è un modo per alimentare l'antipolitica, poco importa se il neoeletto è di destra o di sinistra. Gli unici interessi che deve rappresentare sono quelli dei cittadini.
Questo il comunicato che il Sindacato Medici Italiani ha diramato chiedendo le dmissioni di Amedeo Bianco presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri.
Dimissioni dalla Fnom. Questa la richiesta avanzata dal Sindacato dei Medici Italiani (Smi), al neo eletto senatore Amedeo Bianco. Per Salvo Calì, segretario nazionale Smi, «le dimissioni sono una scelta doverosa, i cittadini e i medici non accettano un così incredibile conflitto di interessi. Amedeo Bianco è presidente della Fnom, dell’Ordine di Torino (città da cui arrivano pressanti richieste in tal senso) e quindi componente del consiglio nazionale dell’Enpam, ma allo stesso tempo è senatore. Non importa lo schieramento, è una questione di buon funzionamento delle regole democratiche. L’istituzione ordinistica è neutrale (si veda la legge professionale, purtroppo spesso disattesa creando confusione), non fa politica, quella spetta semmai ai sindacati. A meno che non prevalgano visione di rappresentanza di altri tempi e per intenderci, mi riferisco alla Camera delle corporazioni. È forse questo il modo di intendere il mandato parlamentare? Che invece, lo vogliamo ricordare, è un mandato di rappresentanza dei cittadini».
«Una diversa decisione – continua - sulla base di una presunta condivisione degli altri consiglieri Fnom non è una giustificazione, al contrario è un’aggravante. Rendiamocene conto: fatti come questi sono il terreno di coltura dell’antipolitica e del sentimento populista e di sfiducia contro la presunta “lobby” dei medici da parte dei cittadini».
«La nostra richiesta – conclude Calì – già fatta anche prima delle elezioni, insieme ai giovani medici, la ribadiamo in questa sede. Francamente non comprendiamo il silenzio delle altre organizzazioni sindacali rispetto a una questione così importante. Quindi, facciamo anche un appello al Pd: intervenga su questo problema per essere davvero coerente con le critiche al nodo dei conflitti di interessi, poste in passato per altre più note vicende riferite anche all’ex presidente, Silvio Berlusconi. Infine, per essere chiari, rivolgiamo i nostri sentiti complimenti al neo senatore Amedeo Bianco, siamo certi che scevro di inopportune sovrapposizioni di ruoli, farà un eccellente lavoro per il bene del Ssn, del Paese e dei medici».