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26 luglio 2012

Spending review, saltano gli aggravi per farmacie e aziende farmaceutiche

Cancellato aumento dello sconto

Forte con i deboli, debole con i forti


Secondo un emendamento presentato in commissione Bilancio al Senato, saltano l’aumento dello sconto sui medicinali dovuto dalle farmacie al Servizio sanitario nazionale e l’incremento della quota che le aziende farmaceutiche devono pagare alle Regioni.
L’emendamento dei relatori Gilberto Pichetto Fratin del Pdl e Paolo Giaretta del Pd elimina quindi la norma del dl spending review che incrementava da 1,82 a 3,65 punti percentuali l’ulteriore quota che il Servizio sanitario nazionale trattiene a titolo di sconto (commisurati sul prezzo di vendita al pubblico al netto dell’Iva), a valere sulla percentuale di spettanza del farmacista.
 
Sparisce anche l’aumento da 1,83 a 6,5 punti della misura percentuale delle somme che le aziende farmaceutiche devono corrispondere alle regioni, in rapporto al prezzo di vendita al pubblico dei medicinali erogati in regime di Servizio sanitario nazionale

Secondo la relazione tecnica al decreto queste due misure avrebbero dovuto comportare risparmi per il Ssn pari 470 milioni di euro dallo sconto farmacia e di 235 milioni dallo sconto delle aziende.
Nonostante l'emendamento che elimina gli aggravi, Federfarma, per voce del presidente Annarosa Racca, annuncia che "al momento lo sciopero è confermato".

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