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28 febbraio 2012

Articolo 11 la versione finale

Accordo raggiunto in Commissione Industria del Senato

Vicari (Pdl) e Bubbico (Pd), relatori alla Commissione Industria del Senato per la conversione in legge del decreto sulle liberalizzazioni "Cresci Italia", hanno trovato l'accordo su un nuovo testo dell'articolo 11.

Testo che sostiuisce l'intero articolo, questi i punti salienti:

- quorum a 3.300 abitanti per 4500/5000 nuove farmacie (prima quorum a 3.000)

- via alla soglia dei 12.500 abitanti per il primo decreto "Salva Italia"

- sì a farmaci veterinari con ricetta in parafarmacia

- sì alle preparazioni galeniche in parafarmacia

- via pianta organica saranno i sindaci adecidere la zona di localizzazione delle nuova farmacie

- sì alle confezioni monodose di farmaci

Innanzitutto, prima di commentare "a caldo" il testo va dato atto a quelle forze politiche che si sono impegnate in questa dura battaglia, riconosciuta la loro coerenza e partecipazione in una riforma che presenta aspetti "rivoluzionari" per quello che è stato sino ad oggi l'assetto legislativo della distribuzione al dettaglio dei farmaci. Il contesto politico era tutt'altro che favorevole. Questa organizzazione non ha mai sposato nessuna forza politica e mai la sposerà, ma riconoscere l'impegno messo dal Partito Democratico in questa battaglia liberale è atto di giustizia.

La Federfarma ha dato un giudizio negativo, Mandelli ha parlato di interventi cosmetici. Solo questi due commenti dovrebbero far comprendere come le cose non sono andate come le aspettative di questi due fronti della categoria. Invitiamo tutti a leggere attentamente il testo e a fare liberamente le proprie riflessioni. Certamente la riforma della pianta organica, meglio la sua cancellazione è un fatto positivo per i cittadini e la localizzazione del servizio più vicina ai bisogni reali. Certamente un limite alla conduzione tecnica della farmacia rispetto all'età è un fatto positivo, altrettanto lo è la ricetta medico veterinaria e le preparazione galeniche per i farmaci senza ricetta in parafarmacia. Sono due provvedimenti fortemente voluti dal MNLF, che andranno gestiti in maniera appropriata e professionale. Rappresentano conquiste "strategiche" la cui portata potremo valutare solo nel corso del tempo. Inoltre, l'aver mantenuto il punto sul quorum a 3.300 creerà un "movimento" di nuovi sedi farmaceutiche e di sedi a concorso nei prossimi anni.

E' vero non c'è la fascia C. La proposta che abbiamo sostenuto sino all'ultimo perchè consapevoli che sarebbe stata l'unica riforma in grado di dare un assetto ordinato e realmente concorrenziale ad un setrore ingessato da anni. Ma il contesto politico che si era determinato non consentiva di prevedere nulla di ciò che si è ottenuto ed al contrario faceva pensare, visto quanto era successo con il primo decreto, a risultati assai diversi.

Alcuni passaggi lasciano perplessi, ma avremo il tempo per approfondirli ed analizzarli compiutamente. nel frattempo meglio attendere che questo testo diventi definitivo, gli "agguati" sono sempre dietro l'angolo.

A breve però, il MNLF ha intenzione di lanciare una riflessione collettiva all'interno della categoria. Su scala nazionale sarà dato l'avvio ad assemblee regionali e provinciali con un percorso che sfocierà naturalmente in un congresso nazionale.

L'intento è quello di portare un contributo di "chiarezza" e definire con la forza della democrazia e una volta per  tutte una rappresentanza unitaria e reale. Sarà certamente questa l'occasione per riflettere, ma soprattutto per definire i nuovi obiettivi di una riforma liberale che ad oggi è solo ad un terzo del cammino.

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