21 febbraio 2012
Farmaci: ad un mese dal decreto legge nessun vantaggio per i cittadini
"Tutto cambi affinchè nulla cambi"
A quasi un mese dal decreto legge del governo che permette alle farmacie di praticare sconti sui prezzi dei farmaci di fascia C con obbligo di ricetta medica, ma non a carico del S.S.N.(G.U. del 24 gennaio 2012), si registrano sconti quasi inesistenti in favore dei consumatori.
Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti denuncia che pochissime farmacie hanno preso sul serio il decreto legge del governo e raccolto la possibilità data di diminuire i prezzi dei farmaci.
Un comportamento bel diverso da quello che accompagnò il decreto Bersani che liberalizzava i farmaci d’automedicazione, allora ci fu una vera e propria gara al ribasso in favore dei cittadini.
I motivi di questi scarsi risultati, secondo il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, sono proprio nella natura del decreto che non determinando una reale concorrenza tra due diverse reti di distribuzione fa venire meno la competizione e blocca sul nascere qualsiasi possibilità per assistere ad una diminuzione del prezzo.
Una liberalizzazione dei farmaci di fascia C che potrebbe consentire anche ad altri canali distributivi di competere consentendo risultati immediati.
Invece, non ci saranno vantaggi per i cittadini e se dovesse passare il tentativo di alzare il quorum per aprire una farmacia sopra la soglia dei 3.000 abitanti, anche sul fronte dell’offerta ci saranno scarsi risultati.
Una liberalizzazione, ribadisce il Presidente del MNLF Vincenzo Devito, che non sposterà di un millimetro l’attuale assetto e non darà che “piccoli frutti” e non prima di 12/18 mesi.
Il governo è ancora tempo per cambiare direzione rimandando al mittente “le suppliche” di modifica provenienti dai titolari di farmacia per un innalzamento del quorum e rilanciando sul doppio canale distributivo permettendo, al contempo, anche alle parafarmacie di vendere i farmaci di fascia C.
Il Governo segua le indicazioni dell’Antitrust, della Commissione Europea e dei consumatori: liberalizzi la distribuzione dei farmaci pagati dai cittadini.
