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19 febbraio 2012

Liberalizzazioni, Avvocati vs farmacisti, Pdl diviso a metà 

Di Enrico Cinotti su L’UnitĂ 

La prossima settimana sarà cruciale per il decreto a cui tanto tiene il governo. Ma nel centrodestra ci sono due fazioni che si scontrano, tra chi sostiene i farmacisti e chi sostiene gli avvocati. La distanza dal Pd.

Il "Partito degli avvocati" contro quello dei "farmacisti". Si apre uno scontro tutto interno al Pdl sul decreto liberalizzazioni.

Domani comincia una settimana cruciale per il provvedimento "Cresci Italia". La Commissione Industria dovrà affrontare gli emendamenti agli articoli più discussi e prprio per questo accantonati la scorsa settimana: l'articolo 2 (Tribunale delle imprese), il 9 (professioni) e l'11 (farmacie).

DISTANZE SIDERALI - Su questi tre temi le distanze tra Ps e Pdl sono siderali. Il Partito Democratico ha presentato proposte per aprire il mercato alla concorrenza e tutelare le ragioni dei consumatori, mentre il Popolo della Libertà propone l'esatto contrario: garantire recinti chiusi alle categorie di riferimento. Se un'intesa bipartisan sulle modifiche ai tre articoli appare difficile, se non di fatto impossibile, ancora di più lo diventerebbe se il Pdl rivendicasse in toto gli emendamenti presentati a tutela di avvocati e farmacisti. Per questo si è aperto un duro confronto tra il "partito degli avvocati", vicino al segretario Angelino Alfano, e quello dei "farmacisti" rappresentato dal capogruppo a Senato Maurizio Gasparri. "Uno dei due deve cedere. Bisogna sacrificare una categoria se vogliamo provare a far passare qualcosa di nostro nel decreto", si commenta tra i banchi del Pdl in Commissione Industria.

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