11 febbraio 2012
La Commissione UE vuole la liberalizzazione della Fascia C
“The economic packages of 20 and 27 January 2012: an assessment”
L’Europa promuove il decreto “cresci-Italia” messo a punto nelle ultime settimane dal governo Monti, e auspica il necessario coraggio per portarla fino in fondo. La Repubblica è entrata in possesso di un documento di nove pagine inviato dalla commissione Ue alle Cancellerie europee in vista dell’Eurogruppo del 20 febbraio, in cui viene analizzato ogni punto dei due decreti (liberalizzazioni e semplificazioni) evidenziandone pregi e limiti.
È importante che l’iter parlamentare preservi la sostanza delle liberalizzazioni approvate dal governo Monti ed eventualmente le renda ancora più ambiziose” vi si legge. Per Bruxelles il nuovo governo “ha mostrato determinazione nel contrastare le debolezze strutturali che da tempo azzoppano il potenziale di crescita dell’economia” anche se l’apertura della concorrenza “poteva essere più ambiziosa”. L’Europa raccomanda che il dibattito in corso tra governo e partiti non stravolga il “cresci-Italia”: “Se approvati dal Parlamento e attuati correttamente i due decreti aumenteranno la concorrenza e miglioreranno l’economia rimuovendo alcuni ostacoli di lunga data per la crescita, aumentando la capacità di risanamento” dei conti pubblici.
Per il sistema di distribuzione del farmaco la Commissione da il “benvenuto” al provvedimento che aumenta il numero delle licenze dei farmacisti di circa il 12 per cento, che per gli analisti di Bruxelles può aiutare ad abbattere i prezzi dei farmaci con vantaggi per le fasce più deboli della popolazione. L’Europa raccomanda comunque un ulteriore aumento delle licenze e si schiera per la liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C, “che rimane significativamente ristretta”. E ancora: “Migliorando le condizioni delle para-farmacie e promuovendo la vendita dei farmaci generici si può ulteriormente aumentare la concorrenza”.
Quello che da tempo andiamo dicendo, ovvero che solo due diversi canali di distribuzione possono assicurare reali incentivi al risparmio per i consumatori, nonchè maggiori investimenti ed occupazione, è sancito da un parere autorevole che ne il Governo ne il Parlamento potranno ignorare.