09 febbraio 2012
Iene atto terzo: “così fan tutte” - il video
I controllori sono i controllati e viceversa
La terza puntata delle Iene sulla farmacia di Novi Ligure scopre al grande pubblico ciò che tutti gli operatori in farmacia sanno da tempo.
I controllori sono i controllati e viceversa. L'Immagine di assoluta "sciatteria" riferita ai funzionari dell'Asur che non riescono a rispondere con completezza nemmeno a una domanda di Nadia Toffa rivela un panorama inquietante. Ciò che però non viene compiutamente detto è il perchè dell'imbarazzo dipinto sul volto di queste persone. E' l'imbarazzo di chi ha un rapporto di continuità con chi deve essere controllato, un rapporto che a volte impedisce di ricordare quale compito si è chiamati a svolgere.
Le Iene I puntata - 26/1/2012 |
Le Iene II puntata - 02/2/2012 |
Le iene III puntata - 09/2/2012 |
Avvertire prima di una ispezione ad una farmacia non è il caso di Novi Ligure, è il caso dell'Italia. "Così fan tutte" e come nell'operetta da avanspettacolo, la stragrande maggioranza delle ispezioni sono semplicemente formali, ove la forma ha un ruolo centrale, mentre la sostanza è nettamente secondaria. Appunto, operette!
Come si può, del resto, pretendere che il collega titolare di farmacia che è componente PER LEGGE nella commissione ispettiva, non avverta i propri colleghi della visita.
"Così fan tutte": anticipo una medicina al paziente tanto poi il medico che andremo a "visitare" direttamente mi scriverà il farmaco e se poi, non vengono a ritirare la seconda prescrizione, chi se ne importa, stacco la fustella e butto il farmaco.
Cosa importa a me se a rimetterci sono gli interessi pubblici, "io guardo solo ai mei interessi, ai miei privilegi".
Quando dopo la prima puntata abbiamo detto che il caso di Novi Ligure non era un caso di poche "mele marce", ci hanno accusato di sciaccalaggio. Qualcuno voleva addirittura azzittirci con una denuncia, peccato che sono le stesse cose che andiamo dicendo da anni. Non è quindi un caso isolato e per averlo detto da tempo riteniamo di aver acquisito il diritto di riferci all'attuale ministro della salute direttamente,
Allora ministro Balduzzi cosa vogliamo fare, vogliamo continuare a tenere la testa sotto terra, come hanno fatto i suoi predecessori, o vogliamo cambiare registro veramente.
Vogliamo o no rendere le commissioni veramente asettiche togliendo i diretti interessati dalla loro composizione?
Vogliamo o no cambiare il modello del rapporto con il S.S.N. modificando il legame con il prezzo del farmaco e spostandolo, sul modello inglese, su diversi parametri?
Vogliamo o no togliere quella orribile norma che consente alle farmacie di dare a tutti tutto quello che vogliono senza ricetta nei casi d'urgenza?
Vogliamo o no togliere la concessione a chi viola il rapporto di fiducia con lo Stato? Si, ma non quando gli "azzeccagarbugli" avranno finito per mandare in prescrizione il reato, ma subito, immediatamente, appena s'incrina il rapporto di fiducia, appena si "sgarra".
E anche Lei, caro Ministro, si guardi intorno, negli anni passati molti sono gli uomini piazzati "dalle caste" nel suo Ministero. Quelli quale interessi crede tuteleranno?