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30 gennaio 2012

Mercoledì ¬ 1 febbraio: parafarmacie aperte NO STOP

Non tutti sono disponibili ai sacrifici

Tutti gli italiani sono stati chiamati a fare sacrifici.
Ma non tutti sono disponibili a farli.


LE FARMACIE HANNO DECISO DI SCIOPERARE


NOI NO


MERCOLEDI 1 FEBBRAIO LE PARAFARMACIE

ITALIANE SARANNO APERTE PER


24 ORE NO STOP

 

Il Volantino che sarò distributo durante l'apertura straordinaria

Il Manifesto

COMUNICATO STAMPA

Mercoledì 1 febbraio, in concomitanza con lo sciopero delle farmacie, le parafarmacie italiane saranno aperte continuativamente per 24 ore.

Mentre tutti gli italiani sono stati chiamati a fare sacrifici straordinari, ci sono alcune categorie, come quella dei titolari di farmacia che i sacrifici non hanno intenzione di farli. Non vogliono rinunciare ai propri fatturati.

Per difendere la propria posizione di privilegio sino a ieri hanno raccontato che al centro delle loro proteste c’era unicamente il cittadino, questo sciopero svela quale fosse realmente il problema: difendere unicamente i propri privilegi.

Le parafarmacie italiane, al contrario, sono ben consce del difficile momento economico che l’Italia sta vivendo, non hanno mai chiesto di diminuire la concorrenza attraverso un numero chiuso o contingentato, ma semplicemente di essere poste nelle condizioni di operare per esprimere tutte le proprie potenzialità. Hanno chiesto e continuano a chiedere la liberalizzazione dei farmaci di fascia C  con obbligo della ricetta medica, che ciascun cittadino paga di tasca propria.

Per ribadire che al centro di ogni riforma deve essere posto l’interesse generale del Paese e confermare la centralità dei bisogni e degli interessi dei cittadini, il coordinamento dei titolari di parafarmacia ha deciso di venire incontro alle difficoltà che inevitabilmente determinerà la sciopero delle farmacie, con l’apertura delle parafarmacie per 24 ore consecutive.

Ribadiamo che solo la completa liberalizzazione dei farmaci di fascia C può determinare per i cittadini un risparmio tangibile, perché solo la presenza sul territorio del doppio “canale” nella distribuzione dei farmaci può generare concorrenza e con essa nuovi investimenti, nuova occupazione e diminuzione significativa dei prezzi.

Questo è l’appello che il coordinamento dei titolari di parafarmacia  rivolge ancora una volta al Governo e al Parlamento, ritenendo che quella della liberalizzazione dei farmaci di fascia C rappresenti l’unica riforma in grado di dare una svolta liberale ad uno dei settori più “chiusi” del mondo delle professioni.

 

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