20 gennaio 2012
Il Cdm vara il pacchetto sulle liberalizzazioni
Non aumenta la concorrenza e lo spazio per i giovani
Il provvedimento appena varato del Governo sulla farmaceutica non aumenta la concorrenza nel settore e, al contrario di quanto affermato dal premier, lascia inalterato lo spazio per i giovani, ovvero lo zero assoluto.
Il positivo aumento del numero delle farmacie, che dovremmo verificare se resisterà durante il passaggio parlamentare perché già oggetto di attacco da parte della corporazione dei titolari di farmacia, non è sufficiente per aumentare la concorrenza nel settore.
La raccomandazione di alcune settimane fa dell’Antitrust favorevole alla liberalizzazione dei farmaci di fascia C non è stata ascoltata dal Governo e così le raccomandazioni di numerose Associazioni dei consumatori.
I vantaggi in termini economici per i consumatori non ci saranno. Le esperienze maturate nel passato (decreto Storace) insegna che senza il confronto pro-concorrenziale tra due diverse reti distributive non si abbassano i prezzi e non ci sono sconti da parte degli operatori appartenenti ad una stessa rete.
Per quanto riguarda i giovani, l’effetto che si otterrà sarà l’esatto opposto, i giovani non riusciranno ad ottenere le nuovi sedi farmaceutiche e continueranno a rimanere ai margini della professione.
Per quanto riguarda le ultime modifiche apportate alla precedente bozza, ovvero la cancellazione del paragrafo che imponeva la vendita dei farmaci di fascia C qualora l’80% delle sedi non fossero state assegnate, esse sono l’emblema di una “sudditanza” del potere politico agli interessi delle lobby operanti nel nostro Paese.
La valutazione più bassa per i farmacisti che hanno operato in parafarmacie ai concorsi è uno “schiaffo” insopportabile.
La lotta per liberare questo settore dai privilegi corporativi continua, il Governo e le personalità che ne fanno parte, per la loro storia e per quanto dichiarato in passato hanno deluso.