10 gennaio 2012
Senza concorrenza non c’é liberalizzazione
Incontro con il Min. della Salute Balduzzi
"Non basta liberalizzare il prezzo dei farmaci se non si liberalizza la rete di vendita" Questo, in estrema sintesi il messaggio lasciato al Ministro della Salute Balduzzi durante l'incontro che il MNLF ha avuto insieme a ANPI, FEF e FORUM PARAFARMACIE.
Soddisfacente è stato definito l'esito dell'incontro da parte dei rappresentanti delle parafarmacie e, nel caso del MNLF, anche in rappresentanza dei farmacisti non titolari.
Il Minsitro non si è sbilanciato su quanto verrà inserito del decreto "Cresci Italia" perchè lo stesso provvedimento è in fase di elaborazione tra il Ministro stesso, il Premier Monti, il Sottosegretario Catricalà e il Ministro Passera. Tuttavia, lo stesso Ministro ha condiviso molte delle osservazioni formulate, richiesto approfondimenti eposto quesiti specifici su alcuni meccanismi. Rispetto al passato è parsa elevata la competenza su tutti i temi affrontati.
La delegazione ha spaziato a 360 gradi su tutti gli aspetti della distribuzione al dettaglio dei farmaci. Naturalemnte in testa la richiesta della fascia C sgombrando il campo dai timori "ad arte" creati circa possibili rischi per la salute pubblica.
A tale proposito, lo stesso giorno dell'incontro il Presidente della FOFI Mandelli ha ricevuto nella propria farmacia una busta contenente probabile polvere pirica. Questi episodi confermano che "la mamma dei cretini è sempre in stato di gravidanza" e naturalmente il MNLF condanna senza se e senza ma tali episodi. Allo stesso modo e con la stessa fermezza critichiamo la posizione della FOFI e del suo Presidente che non perde occasione per far credere che i farmacisti che lavorano in parafarmacia sia di una "razza professionale inferiore" o abbia un livello di integrità umana scadente. (vedi intervista al Mattino dal titolo - Ordine "in gioco c'è la salute del cittadino"),
Sempre più questo Presidente si sta rivelando come il peggiore della storia FOFI e sempre meno rappresentativo. Tanto più che a questo punto lo si può ritenere corresponsabile dell'ampia frattura presente all'interno della categoria proprio per aver apertamente rinunciato alla sua naturale funzione di equilibrio.
Ritornando all'incontro con il Ministro è stato affrontato anche il tema della distribuzione delle farmacie. Al ministro è stato fatto capire in maniera chiara aiutati anche dal documento a lui consegnato che un semplice abbassamento del quorum non risolverebbe il problema , perchè di facciata e impresentabile afronte di poche centinaia di farmacie che si potrebbero aprire.
L'ereditarietà e i vincoli numerici e geografici sono gli aspetti che hanno colpito l'interesse del ministro che nel ringraziare per quanto esposto ha ribadito comunque l'intenzione del Governo di portare "aria nuova" nel settore.
Non siamo in grado nemmeno dopo questo incontro di definire con una buona approssimazione quali saranno le mosse dell'esecutivo, di certo è che il lavoro fatto finora da i suoi frutti e che esso deve proseguire con sempre maggiore intensità nei prossimi giorni.