08 dicembre 2011
Corporazioni al lavoro in Parlamento
Risposta all’appello dei 73 contro la liberalizzazione
Primo Firmatario Sen. D'Ambrosio Lettieri
Lobby e corporazioni al lavoro in Parlamento per cancellare la norma che liberalizza i farmaci di fascia C. Una minoranza di parlamentari, “capeggiati” dal Sen. D’Ambrosio Lettieri, già titolare di una delle più importanti farmacie di Bari, Presidente dell’Ordine e Vice Presidente Nazionale della Fofi (Ordine nazionale farmacisti). Trai parlamentari che hanno firmato un’appello per cancellare la norma ci sono “vecchie conoscenze” da sempre a difesa della lobby dei farmacisti titolari.
Una lettera che fa leva sulla paura con dati completamente avulsi dalla realtà.
- Quando il Senatore afferma, infatti, che il cittadino non avrà vantaggi dalla nuova liberalizzazione, rispondiamo che i risultati di quattro anni di liberalizzazione di SOP, OTC e prodotti diversi da farmaco dicono esattamente il contrario. I questi quattro anni abbiamo ottenuto questi risultati: risparmi per i cittadini per 400 milioni di euro/anno, 3.824 esercizi attivi (ultimo censimento del Min. Salute - 106 aperte nell’ultimo mese), 8.000 occupati, 700 milioni di investimento. Siamo certi che con la liberalizzazione prevista oggi, si apriranno altri 3.500 esercizi, si darà lavoro a 8.000 persone, ci saranno investimenti per 600 milioni di euro e risparmi per i cittadini di ulteriori 200 milioni di euro/anno.
- Quando il Senatore afferma che le farmacie rurali presenti nei piccoli comuni (sotto i 3.000 abitanti) sarebbero a rischio di fallimento, sa che non è vero, perché mai in questi comuni la parafarmacia potrebbe trovare un mercato e dunque concorrere con la farmacia. Su questo è bene essere chiari, la parafarmacia si è sempre dichiarata a fianco di queste farmacie per il ruolo insostituibile di presidio sanitario che hanno sul territorio. Al contrario vogliamo che a queste benemerite farmacie vengano riconosciuti benefici e sostegni.
- Quando il Senatore afferma che le farmacie sono in difficoltà per i tagli che negli ultimi anni il Governo ha operato sui farmaci, è bene ricordare che i farmacisti titolari di farmacia, per reddito dichiarato (126 mila euro), sono i più ricchi in Italia dopo i notai e prima di medici, avvocati, commercialisti, ecc. Inoltre va sempre ricordato che la liberalizzazione dei farmaci di fascia C previsto dal decreto, rappresenta il 9% di tutta la spesa farmaceutica italiana (26,5 miliardi di euro/anno), il che tradotto in termini di perdite reali medie per ciascuna farmacia, sulla base delle quote di mercato attuali, è di appena 380 euro/mese. Un sacrificio che riteniamo accettabile da parte di chi mediamente può contare su un fatturato/anno di circa 1,5 milioni di euro.
- Quando il Senatore afferma che in Francia hanno preso provvedimenti sul settore farmacia, contro una politica “mercatista” scellerata, è bene precisare che i recenti provvedimenti in Francia sono rivolti ad innalzare il rapporto abitanti/ farmacia al valore 3.500. Un provvedimento che si adotta oggi dopo che per decenni tale rapporto è stato inferiore a 2.500. Una politica che ha permesso in tutti questi anni di aprire in Francia moltissime farmacie, si pensi che nella sola città di Parigi vi sono circa 1.200 farmacie, una ogni 1.900 abitanti.
- Per confronto a Roma vi sono poco più di 700 farmacie con quasi 3 milioni di abitanti con rapporto abitanti/farmacia superiore a 3.800. Senza contare gli indici di urbanizzazione presenti in Francia e Italia, due realtà assolutamente incommensurabili. La polverizzazione degli italiani sul territorio non trova uguali in Francia.
Nell’invitare il senatore D’ambrosio Lettieri a documentarsi meglio e, soprattutto, a non avventurarsi in concetti di “equità” che mal si conciliano con la sua posizione, esprimiamo apprezzamento per quanto dichiarato dal Ministro della Salute Balduzzi e riportate oggi dal Sole 24 Ore:
“La linea del governo è che la liberalizzazione va fatta nel quadro di precise garanzie per la salute. Senza scordare con la manovra è stato dato un segnale di liberalizzazione che dà anche ai cittadini vantaggi diretti, non solo indiretti”.
Parole serie e chiare, alle quali intendiamo dare seguito dichiarando fin d’ora che i farmacisti che si riconoscono nel MNLF e le parafarmacie offriranno al Ministro la massima disponibilità e collaborazione, per evitare una conflittualità che, questa sì, danneggerebbe i cittadini italiani.
MNLF - ANPI - FEF - FORUM PARAFARMACIE