06 dicembre 2011
Silvio Garattini, sì alle liberalizzazioni
Purchè ci sia il farmacista
Silvio Garattini non è molto amato dai farmacisti titolari italiani, spesso e volentieri ha criticato vetrine, pubblictà e scelte commerciali. Ultima, ma solo in ordine cronologico, la critica alla Crescina.
Un breve profilo per far capire il soggetto non è proprio l'ultimo arrivato per conoscenze chimiche e farmacologiche. Silvio Garattini è nato a Bergamo il 12/11/1928. Perito Chimico. Dottore in Medicina. Libero Docente in Chemioterapia e Farmacologia. Assistente ed Aiuto presso l'Istituto di Farmacologia dell’Università di Milano fino all'anno 1962.
Fondatore nel 1963 e direttore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri".
Ebbene, Silvio Garattini, dice la propria anche sulla liberalizzazione dei farmaci di fascia C:
''Non c'e' nessun problema a vendere i farmaci di fascia C al di fuori delle farmacie, a patto che ci sia un farmacista''. ''Dal punto di vista dell'interesse dei pazienti e della salute - afferma Garattini - non c'e' alcun problema. Per i cittadini avere piu' punti vendita all'interno dei quali trovare questi farmaci rappresenta una maggiore comodita''. Inoltre, questa misura potrebbe avere anche altri due vantaggi: ''potrebbero aumentare le assunzioni dei farmacisti - sottolinea il direttore dell'Istituto Mario Negri - e potrebbero essere applicati sconti su questi farmaci, considerata la maggiore concorrenza''.
Per noi avere questo parere favorevole vale molto di più che aver stimolato un gruppo lobbystico come il PGEU al soccorso dei "fratelli" italiani. Un gruppo che sta in Europa solo per difendere, legittimamente, interessi particolari.
