01 marzo 2010
Basta mistificazioni
Chiarezza ed Onestà mentale. Questo è quanto viene chiesto alla FOFI in una nota in cui si stgmatizza il comportamento speculativo e strumentale
Chiarezza e onestà mentale. Questo chiede il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti alla Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani. E’ indecente la mistificazione che sta avvenendo in questi giorni. La FOFI sa bene che “ sanatorie e altre scorciatoie” non appartengono alla cultura della nostra organizzazione, sostiene in una nota il Movimento Nazionale liberi Farmacisti. Il MNLF non ha mai chiesto e mai chiederà niente di simile, anche a tutela di tutti quei colleghi non titolari che vogliono veder riconosciuto il diritto di esercitare la professione per la quale lo stato italiano li ha abilitati, senza espedienti di sorta, ma come legittimo riconoscimento di un diritto negato. La FOFI sa bene che questa è una linea di condotta che mai è venuta meno. Linea di condotta condivisa dalla Federazione degli Esercizi Farmaceutici e dalle altre organizzazioni di titolari di parafarmacie: ANPI; AssoPaCal , parafarmacie del Triveneto, tutti convinti che le fumose promesse su una fantomatica riforma di accesso alla titolarità di farmacia non hanno niente a che vedere con la volontà di far chiudere le parafarmacie attraverso una strategia di logoramento a tutti i livelli. Chiarezza e onestà mentale si chiede alla FOFI nel non perseverare nell’atteggiamento prettamente speculativo di dare spazio e sostenere sigle associative assolutamente non rappresentative. Sigle i cui esponenti, in alcuni casi, si sono prostrati nel chiedere “ sanatorie e scorciatoie”. Richieste indecenti sostenute da dichiarazioni di esponenti di spicco del mondo politico e professionale che hanno alimentato tali illusioni, al solo fine di far accettare la volontà di chiudere l’esperienza avviata con il Decreto Bersani.
Obiettivo che sarà fortemente osteggiato dal MNLF e dalle organizzazioni dei farmacisti titolari di parafarmacia che, unitamente alle forze sociali e dei consumatori, chiedono invece un allargamento della disponibilità dei farmaci dispensabili negli esercizi di vicinato. Dietro le nostre attività, sostengono tutte le organizzazioni in una nota congiunta, non ci sono società o capitali commerciali, ma singoli professionisti che si batteranno per allargare l’ambito professionale in cui operare.