28 settembre 2011
Trichet: l'Italia può crescere con le liberalizzazioni
Riformare le professioni
Il Presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, in una intervista al Corriere della Sera invita l’Italia a riflettere su “ogni azione diretta ad attuare riforme strutturali in grado di stimolare di più la crescita e aumentarne il potenziale. Perché il potenziale dell’Italia è immenso. Mentre la crescita non è in linea con le capacità complessive del Paese”.
In particolare, spiega Trichet, per aumentare la crescita “si potrebbero introdurre molte misure. Fra le quali, in particolare, la liberalizzazione delle professioni.
Quella della riforma delle professioni è per il Presidente della Bce ormai un disco rotto, ogni occasione è buona per ricordare al governo italiano quali sono i suoi compiti.
Tuttavia, se anche dopo la monovra del governo, egli ritorna sull'argomento probabilmente non ritiene che "il compito" sia stato eseguito.
Sarebbe molto interessante rendere nota a tutti la lettera di mezz'estate con cui la Bce "dettava" le linee per il risanamento economico dell'Italia,si scoprirà forse che anche in quella occasione Trichet diceva esattamente le stesse cose che va ripetendo da giorni.
E' allora chiaro che "il compito" non è stato compiuto, semplicemente si è fatto finta.
Da più parti si dice che questa è l'ultima occasione che il governo ha per varare misure della crescita credibili.
Vedremo se si deciderà ancora una volta di copiare i lavori fatti dalle corporazioni oppure di eseguire un lavoro originale, in tale caso per quanto riguarda il settore farmaceutico bisognerà guardare a "valle" ove le restrizioni al libero dell'esercizio della professione producono le maggiori restrizioni alla concorrenza.
In poche parole alla normativa sulla dispensazione del farmaco da parte di un numero ristretto di esercizi, territorialmente e geograficamente determinati da una legge fondamentalemnte monopolista.
