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27 luglio 2011

Schifani propone un tavolo per le liberalizzazioni

Lirosi: fuori tempo massimo

Intervenendo alla tradizionale Cerimonia del ventaglio, l'incontro con la stampa parlamentare, il Presidente del Senato Renato Schifani (Pdl) ha parlato di liberalizzazioni, immediata la replica di Antonio Lirosi (PD).

SCHIFANI: per rilanciare l'economia, sulla scia del clima di coesione nazionale che ha caratterizzato l'approvazione rapida della manovra economica, si puo' insediare subito un tavolo bipartisan sulle liberalizzazioni per "liberare gli imprenditori" da procedure, lacci e laccioli che gli impediscono di avviare o proseguire la propria attività.
Sia il precedente Governo che il Governo attuale - ha detto Schifani - si sono posti la centralita' del quesito che per rilanciare l'economia, dobbiamo liberare il cittadino che vuole intraprendere dalle troppe procedure che gli impediscono e gli inibiscono l'inizio o addirittura la prosecuzione di un'attivita': cambiare questo sistema lo possiamo fare - ha sottolineato il presidente del Senato - e lo possiamo fare in un sistema di coesione politico e parlamentare, perchè il tema delle liberalizzazioni era un tema che sta a cuore sia al centrosinistra che al centrodestra. Ricordo la battuta delle 'lenzuolate' delle liberalizzazioni dei ministro Bersani, ma si e' distinto per questo. Quindi - ha sottolineato Schifani - vi e' una convergenza di tutte le forze politiche e non vedo perche' su questo non si possa realizzare immediatamente un tavolo".
Un tavolo di confronto» tra le forze politiche per dare piena attuazione all'art. 41 della Costituzione sulla libertà d'impresa. Lo Stato - afferma Schifani - non deve più autorizzare ma solo controllare l'attività dell'imprenditore, consentirgli di operare in uno Stato che non sia un contraddittore che impedisce di fatto la nascita o il prosieguo di un'attività con troppe procedure burocratiche.

LIROSI: il presidente Schifani propone oggi, fuori tempo massimo, un tavolo di confronto sulle liberalizzazioni dopo che gruppi della maggioranza, specie al Senato, in questi tre anni hanno provato a smantellare le norme di liberalizzazione vigenti che, ricordo, finora sono solo quelle varate da governi di centrosinistra senza bisogno di modificare la Costituzione. Anziché occuparsi di una lunga procedura di riforma costituzionale, per revisionare l’art. 41, sarebbe invece utile, per stimolare la crescita economica, intervenire subito con misure legislative immediatamente applicabili nei settori della distribuzione di farmaci, dei carburanti, delle professioni, dei servizi di trasporto, bancari e assicurativi, oltre che dotarsi di Autorità di regolazione realmente indipendenti. Il Senato, durante l’esame della recente manovra economica, ha avuto l’occasione di intervenire concretamente ma le proposte emendative presentate non sono state neanche prese in considerazione dal Governo e dalla sua maggioranza che sulle liberalizzazioni hanno fatto finta di intervenire con una norma talmente radicale e inattuabile da essere subito ritirata, per poi ripiegare sull’istituzione di una pletorica Commissione di esperti con il compito di elaborare proposte in materia di professioni e servizi. Se in questa grave situazione economica e dopo tre anni di manovre economiche sbagliate, il Governo, se ha ora bisogno di esperti internazionali per capire come fare le liberalizzazioni, conferma tutta la sua incapacità ad andare avanti. Il Pd è pronto e le sue proposte concrete sono già atti parlamentari.

 

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