04 luglio 2011
Dinastie professionali
Workshop alla Bocconi della Fondazione Rodolfo DeBenedetti
La Fondazione Rodolfo DeBenedetti ha organizzato un workshop sulle dinastie professionali con la presentazione di due studi incentrati sugli ordini professionali in Italia. Gli autori hanno presentato dati sull'importanza dei legami famigliari e delle barriere all'ingresso del settore dei sevizi professionali.
L’esistenza di tali “network familiari” e di elevate barriere formali all’ingresso nelle professioni possano avere un impatto negativo sulla qualità dei servizi professionali forniti. Inoltre sono stati analizzati i mutamenti avvenuti dal 2006 ad oggi a seguito della cosidetta Riforma Bersani. (per leggere i lavori completi seguire i link sottostanti)
- Family ties and access to licenced professions in Italy” a cura di Michele Pellizzari (Università Bocconi e fRDB), Gaetano Basso (fRDB), Andrea Catania (fRDB), Giovanna Labartino (Università di Padova e fRDB), Davide Malacrino (fRDB) e Paola Monti (fRDB)
- “Liberalizing Professional Services: Evidence from Italian Lawyers”, a cura di Giovanni Pica (Università di Salerno) e Michele Pellizzari (Università Bocconi e fRDB)
A seguire una tavola rotonda, moderata dal professor Tito Boeri, dal titolo " Liberalizzare le professioni in Italia" cui hanno partecipato l'onorevole Luigi Casero ( sottosegretario del Ministero dell'Economia e delle Finanze), Pier Luigi Bersani (Segretario PD), Mario Monti (Presidente Univ. Bocconi) IL PROGRAMMA.
Perchè ci si è fermati nel processo di liberalizzazioni?
Sono davvero così alti i costi politici delle liberalizzazioni?
Quale dovrà essere il ruolo degli ordini professionali, considerato che più che colmare l'asimmetria informativa nei confronti dei cittadini sono, nella sostanza, organismi di autotutela degli stessi professionisti?
Queste sono solo alcune delle domande poste sul tavolo della discussione dal professor Boeri ed alle quali gli ospiti non si sono sottratti, stimolati anche dalla selezionata e ristretta cerchia del pubblico che ha posto domande ed argute osservazioni.
Gli ordini in cui si osserva uno Pseudo- ICS alto ( Informational Contenent of Surnames ),indicatore che segnala dove i cognomi contano più nell'accesso alla professione, sono quello dei medici, dei farmacisti, e degli avvocati. Gli studi presentati, inoltre, hanno dimostrato come la qualità professionale aumenti, aumentando il livello di concorrenza.
La dr.ssa Agnese Antonaci presente al workshop, insieme al presidente del M.N.L.F. V. Devito, ha colto l'opportunità per richiamare l'attenzione sulla peculiarità, nell'anomalia, della professione del farmacista.
"I farmacisti, non figli d'arte, sono soggetti laureati ed abilitati a cui leggi feudali impediscono la libera professione, mentre lo stato permette la compravendita e l'erditarieta della convenzione farmaceutica. E' necessario andare avanti", ha proseguito la dr.ssa Antonaci, "sul processo di liberalizzazione avviato dalla riforma Bersani permettendo ai colleghi che esercitano nelle parafarmacie di dispensare tutti i farmaci a carico del cittadino."
L'intervento, applaudito dagli astanti, ha trovato il pieno sostegno del Presidente Mario Monti e dal segretario PD On. Bersani che ha assicurato tutto il proprio impegno politico per proseguire nell'azione intrapresa, ricordando come con la sua riforma, a costo zero per lo stato, sono nate oltre 3500 parafarmacie, si sono generati nuovi posti di lavoro con risparmi e benefici per i cittadini.