NEWS
feed rss

21 giugno 2011

Antitrust: recuperare il tempo perduto

Senza concorrenza è a rischio la vitalità, già compromessa, del sistema economico

Antonio Catricalà ha presentato oggi la relazione annuale dell'Autorità Garante della Concorrenza. Questo il commento del MNLF

La relazione annuale del Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza Antonio Catricalà ha dimostrato ancora una volta come molteplici siano i tentativi di fare marcia indietro sulle politiche di liberalizzazione.
Gli interventi urgenti dell’Antitrust sui provvedimenti legislativi tesi a cancellare le parafarmacie e la tenacia con cui si tenta di fare marcia indietro sulle liberalizzazione, mostra in maniera inequivocabile come la “cultura” della libera concorrenza sia difficile da affermare in Italia.

Mentre sale il numero dei disoccupati, cresce il numero delle aziende costrette a chiudere e si profila una dura manovra economica, c’è ancora chi tenta di proteggere il proprio “orticello” limitando il numero di concorrenti all’interno dei mercati.
E’ il caso dell’Associazione dei titolari di farmacia che spinge perché sia approvato in Senato un disegno di legge (Gasparri/Tomassini) che non porterebbe alcun miglioramento alla distribuzione del farmaco, ma restringerebbe ulteriormente la concorrenza in un settore tra i più blindati in assoluto.

Il Presidente della  XII Commissione Igiene e Sanità, malgrado i tentativi di ascoltare solo “voci amiche”, ha ricevuto autorevoli parerei negativi al ddl 863 di cui è co-firmatario. Buon ultimo quello delle Regioni che, circostanziando le proprie motivazioni, ha rigettato al mittente l’intero progetto. Malgrado ciò, lo stesso Presidente si è permesso di definire tali parerei viziati da eccessiva “ideologia”.

Tale atteggiamento deve essere rimosso dall’agenda politica del Paese, perché, usando le parole di Catricalà, “senza concorrenza è a rischio la vitalità, già compromessa, del sistema economico”.

Gli interventi dell’Antitrust sulla distribuzione dei farmaci da banco hanno permesso un risparmio di 73 milioni di euro, se fosse consentito di allargare alle parafarmacie la vendita dei farmaci con obbligo di ricetta acquistati direttamente dai cittadini (fascia C) il risparmio arriverebbe a 700 milioni di euro con un incremento del numero degli occupati, la nascita di nuove aziende e quindi nuove entrate per lo Stato.

Può in questo particolare momento l’Italia permettersi di rinunciare a tutto ciò?
Noi crediamo proprio di no.

Nella rassegna stampa articoli di Tito Boeri, Gianni del Vecchio, Andrea D'Agostino per La Repubblica, Europa Quotidiano e l'Avvenire.
 

--> TORNA ALL'ELENCO COMPLETO

sostieni il MNLF
iscriviti alla newsletter
Twittermnlf3.jpg
LineeguidaparafarmacieLogo.jpg
Confederazioneanim.gif
Farmacianonconvenzionata2.jpg
Seguicisufacebooklogo.jpg
contributovolontarioMNLF.jpg
ccnlFARMACISTI.jpg