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17 giugno 2011

Piemonte: pannoloni in cambio di voti?

Nuove rivelazioni sullo scandalo

Fonte: La Repubblica - Nuova società

Un filo diretto che lega lo scandalo tangentopoli nella sanità piemontese alla maxi inchiesta sulla 'ndrangheta. «Ci sono alcuni riscontri su cui stiamo lavorando», conferma il procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli dopo l'arresto dell'ex assessore all'ambiente Caterina Ferrero. Già, perché non sono affatto pochi i legami tra l'esponente del Pdl e le cosche 'ndrine.
A partire da Nevio Coral, suocero della donna, finito in manette con l'operazione Minotauro per concorso esterno in associazione mafiosa. Proprio lui ha condotto la campagna elettorale della Ferrero e anche di Claudia Porchietto ribattezzata "miss preferenze" per il grande numero di consensi. Una bella dote che ha dato una grossa mano alla vittoria di Roberto Cota alla Regione Piemonte.
E poi Piero Gambarino, suo braccio destro, che secondo la procura avrebbe avuto contatti con boss della criminalità organizzata. Infatti,  tra i soci di minoranza della srl, Sport del Canavese, di cui controllava una grossa fetta, comparivano anche Achille Berardi e Valero Ieardi, entrambe arrestati durante l'operazione minotauro.
In queste ore il pool coordinato da Giancarlo Caselli è al lavoro per far luce su tutti gli aspetti di questa vicenda e capire se l'ex assessore regionale fosse a conoscenza dei presunti legami che Coral e Gambarino avevano con la malavita organizzata.

Tornando allo scandalo sanità invece la Ferrero avrebbe avuto un ruolo tutt'altro che marginale: infatti, non solo sapeva degli appalti truccati, ma operava in modo da concedere favori a "amici" per interessi politici particolari.

Sapeva, Caterina Ferrero, e ha partecipato a tutti gli incontri più importanti con Federfarma per aggiudicare loro l'accordo da oltre 50 milioni di euro dei pannoloni, revocando il bando di gara già pubblicato (sono stati proprio Luciano Platter e Marco Cossolo ad ammettere negli interrogatori di aver "trattato" con lei). E l'ex assessore ha avuto un ruolo importante anche nella convenzione con Villa Maria Pia Hospital per l'emodinamica dell'ospedale di Chivasso, senza gara pubblica, e in spregio alle delibere e al piano di rientro regionale che prevedeva la chiusura di 6 emodinamiche. Un reato, in questo caso, commesso in concorso con Piero Gambarino e con Renzo Secreto (commissario straordinario dell'Asl 4).

Ma i "favori" agli amici non erano certo senza tornaconto. Ed è questo l'elemento di novità dell'inchiesta: in entrambi gli episodi emerge per la prima volta il movente, ovvero il ritorno elettorale. Nel caso dei pannoloni, l'assessore avrebbe favorito i farmacisti per "ottenere un consenso di ritorno da utilizzare per le prossime scadenze elettorali": in cambio "si sarebbero attivati per far giungere il loro sostegno politico elettorale a Raffaella Furnari, la segretaria della Ferrero in assessorato (poi eletta consigliera comunale del Pdl), e a un altro candidato vicino a Gambarino per San Mauro". Per l'emodinamica invece, l'apertura doveva essere spinta a tutti i costi in tempi rapidi, per "ottenere un ritorno elettorale favorevole al sindaco uscente di Chivasso Bruno Matola, ricandidato alle elezioni comunali ed appartenente al suo stesso schieramento".

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