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04 marzo 2014

Farmaci automedicazione 2013: parafarmacie +9%

Assosalute ha presentato il rapporto 2013 sui farmaci d'automedicazione. La tendenza è quella di un mercato stabile dove crescono i fatturati e diminuiscono leggermente i volumi.
 La differenza la fa su tutti il non farmaco.

Secondo quanto emerge dall'analisi dei dati di mercato 2013, sono state vendute 314 milioni di confezioni di farmaci da banco per un giro di affari di quasi 2,4 miliardi di euro con, da una parte, la crescita dei fatturati (+1,7%) e dall'altra la diminuzione delle confezioni vendute (-1,1%), ormai in atto dal 2008.

Al primo posto per i farmaci per le affezioni respiratorie (tosse, raffreddore) – oltre 105 milioni di confezioni vendute -; seguono al secondo posto i farmaci per l'apparato digerente (oltre 65 milioni di confezioni) e al terzo gli analgesici (quasi 58,6 milioni di confezioni).

Quarto posto, anche grazie al delisting attuato nel 2012, per i dermatologici (circa 27 milioni di confezioni), seguiti dai farmaci per l'apparato circolatorio (oltre 13,5 milioni di confezioni) e gli oftalmici (oltre 11 milioni). Continuano invece a perdere terreno i farmaci a base di vitamine/minerali, anche a causa del passaggio di molti di questi medicinali alla categoria di prodotti notificati.

Tra i canali, è la farmacia a detenere la quota maggiore di vendite di farmaci senza ricetta (oltre il 90%), ma le parafarmacie fanno osservare una crescita sostenuta e sorprendente per le condizioni impari con cui affrontano il mercato (+9% a volumi, +13,4% a valori)).

I corner della Gdo registrano, invece, una contrazione delle vendite di farmaci da banco con un andamento contrapposto tra Sop (in aumento) e Otc (in diminuzione).

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