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19 ottobre 2013

Concorso: Regione Marche inadempiente

Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, delegazione delle Marche chiede alla Regione Marche spiegazioni circa gli incredibili ritardi nell'espletamento del concorso straordinario per l'assegnazione di sedi farmaceutiche.

La Legge n.27 del 24 marzo 2012, entrata in vigore il giorno successivo, stabilisce nuovi parametri sul numero delle farmacie nel territorio nazionale ed istituisce un concorso straordinario per l'assegnazione dei nuovi esercizi (62 sedi nelle Marche). Ogni regione aveva l'obbligo, entro un anno dall'entrata in vigore della stessa legge, di concludere il concorso ed assegnare le sedi disponibili; se questo non fosse avvenuto, la stessa legge prevede che il Consiglio dei Ministri, in ottemperanza all'articolo 120 della Costituzione, eserciti i poteri sostitutivi e nomini un apposito commissario che sostituisca l'amministrazione inadempiente.

A 17 mesi dall'entrata in vigore della legge niente di quanto era previsto è stato fatto, questo malgrado una recente sentenza del Consiglio di Stato abbia anche superato i dubbi interpretativi della norma, ad "arte" sollevati dai titolari di farmacia attraverso centinaia di ricorsi presentati ai TAR regionali, circa il potere dei Comuni di stabilire ove ubicare le nuovi sedi farmaceutiche.

Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti delle Marche chiede all'amministrazione regionale il perché di questi ritardi e in particolare:

  • perché la regione non ha ancora nominato la commissione del concorso;
  • perché nel bando  è stabilita una composizione della stessa commissione diversa da quanto  previsto nella norma nazionale, con la sostituzione del docente universitario con un dirigente regionale;
  • perché l'amministrazione regionale con propria legge n. 37 del 27.11.2012 (assestamento di bilancio) all'articolo 22 ha modificato un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Regolamento di attuazione concorsi) senza averne potere alcuno;
  • quali tempi prevede l'amministrazione per sanare tali anomalie e contraddizioni ed espletare l'iter concorsuale.


Questi ritardi sono incomprensibili e rischiano di far nascere dubbi circa la volontà di ritardare volutamente l'assegnazione delle sedi farmaceutiche.

L'apertura di nuove farmacie nelle Marche migliorerebbe il servizio farmaceutico regionale, creerebbe nuovi posti di lavoro e nuove aziende.

Ogni ulteriore giorno di ritardo, o peggio, d'inerzia è causa di un grave danno alla collettività.

 

LEGGI L'ARTICOLO DI CLAUDIO COMIRATO

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