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15 marzo 2012

Verso il Congresso: il resoconto dell'incontro di Lecce

Domenica 18 marzo 2012, alle ore 9.30, presso la sede dell’Ordine dei Farmacisti sito a Lecce in via Scarpa, 18, il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti ha  incontrato  i colleghi per analizzare  il percorso che ha portato al testo, ed in particolare sull’art. 11, uscito dalla Commissione Industria del Senato e  fatto proprio dal Governo attraverso un maxi emendamento e  approvato dall’aula. L'incontro è parte integrante del percorso preparatorio al Congresso nazionale dei Farmacisti non titlari italiani.


Di fronte ad una sala gremitissima il Presidente Devito ripercorrendo tutte le tappe ha chiarito la linea di equità che il MNLF ha mantenuto in tutta la vicenda, chiedendo nelle sedi istituzionali,  che il concorso straordinario fornisse pari opportunità a tutti senza maggiorazioni per alcuna componente: il MNLF da sempre denuncia, come inique,  le maggiorazioni riconosciute ai rurali, per cui anche  le maggiorazioni previste per i colleghi titolari di parafarmacia non potevano non avere analoga valutazione.

Ha ricordato come la possibilità di associarsi dovrebbe essere estesa anche agli over quarantenni, prevedendo che la società abbia almeno il 50% di associati di età inferiore ai 40 anni.,  riequlibrando, in questa maniera, una situazione che vede penalizzati i colleghi nella fascia di età tra 40 e 50 anni: troppo giovani per sperare di farcela con i propri titoli e troppo  anziani per avere le agevolazioni derivanti dall’associazionismo. Ha tenuto a riaffermare una  politica che non crei steccati all’interno della componente non titolare, pur riconoscendo peculiarità in ogni specifico ambito (ospedalieri, collaboratori, IMS, farmacisti in parafarmacia o GDO).


Nell’evidenziare i punti oscuri del decreto ha ricordato come FEDERFOFI  si sia mossa all’unisono nel difendere UNICAMENTE la posizione dei titolari di farmacia e di come la difesa della componente non titolare sia solo  strumentale  e di facciata. Ha ricordato il silenzio assoluto su aspetti pregnanti della professione come l’abusivismo professionale, il  vergognoso  contratto dei collaboratori, inserito nel comparto del commercio, con stipendi tra i più bassi in Europa.


La platea ha partecipato attivamente ponendo domande e quesiti riguardanti aspetti attuativi ed interpretativi ( ruolo delle regioni, le farmacie soprannumerarie ecc.ecc.) e  condividendo lo scetticismo nei riguardi della fattiva attuazione,  in tempi rapidi, di quanto previsto dal decreto.
L’ incontro è stata occasione per ribadire, ancora una volta, come l’obiettivo da raggiungere sia quello della libertà d’esercizio professionale. Il modello in Europa è quello tedesco, dove la libertà di aprire una farmacia viene riconosciuta ad ogni professionista, purché  ne rispetti gli standard previsti dalla normativa. Il risultato è che il quorum è sovrapponibile a quello italiano, anzi leggermente superiore,  con lo stipendio dei collaboratori che lavorano in farmacia privata 3 volte superiore a quello dei collaboratori in Italia.

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