17 febbraio 2011
Cerm: per una lettura non corporativa delle Sentenze
Fabio Pammolli, presidente del CERM e direttore della scuola dottorale IMT e Nicola C. Salerno, dirigente di ricerca del CERM, ci hanno onorato dell'invio di due interessanti lavori circa l'interpretazione generale e attuale delle Sentenze e ordinanze della Corte di Giustizia Europea sulla farmacia.
Riteniamo che sia intressante leggere questi due lavori per costituirsi un giudizio libero da "condizionamenti" di parte.
Il lavoro intitolato Le Farmacie e le Corti si divide in due tempi: nel primo vi sono le Istruzioni per un uso non corporativo delle sentenze, mentre nel secondo vi sono alcune analisi sulla recente Ordinanza della Corte di Giustizia Europea in data 6 ottobre 2010.
Le Farmacie e le Corti 1: Istruzioni per un uso non corporativo delle Sentenze
Nel dibattito che accompagna i tentativi di riforma degli esercizi farmaceutici e della distribuzione del farmaco, si è aggiunto, negli ultimi tempi, un argomento “nuovo”. Un presunto contrasto tra da un lato le indicazioni dell’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (in seguito anche “Antitrust”) e della Commissione Europea e, dall’altro, le sentenze della Corte Costituzionale e della Corte di Giustizia Europea. Antitrust e Commissione, nei rispettivi ruoli e con gli strumenti propri di ciascuno, chiedono il superamento degli aspetti anti-concorrenziali e di chiusura corporativistica che caratterizzano il settore. Dalle due Corti sono sopraggiunte sentenze che, a prima vista e soprattutto ad occhio inesperto, potrebbero sembrare sconfessare rispettivamente l’Antitrust e la Commissione.
Poiché questo argomento ricorre sempre più spesso e potrebbe confondere il confronto tra le parti e ostacolare la finalizzazione delle riforme, si riporta, di seguito, una lettura ragionata delle posizioni espresse dalle quattro istituzioni, che tiene conto della loro sfera di competenze e delle loro attribuzioni. Il loro disallineamento è solo apparente. LEGGI TUTTO
Le Farmacie e le Corti 2: Sulla recente Ordinanza della Corte di Giustizia Europea in data 6 Ottobre 2010
Ancora una volta si tenta di utilizzare in maniera strumentale la Corte di Giustizia Europea per avvalorare lo status quo della distribuzione al dettaglio dei farmaci. Si vorrebbe far accettare la tesi secondo cui la Corte di Giustizia, con l’Ordinanza del 6 Ottobre 2010, ha sancito la giustezza e la correttezza della pianta organica delle farmacie, alla luce della necessità di portarne il servizio in maniera omogenea sul territorio e di garantirne l’universalità. LEGGI TUTTO