16 settembre 2010
Gli obiettivi di Federfarma
Alcuni colleghi titolari ci hanno "gentilmente" inviato alcuni stralci della relazione con cui Annarosa Racca è stata rieletta alla guida di Federfarma.
La lettura dei seguenti passaggi è interessante per valutare il livello di "arroganza" corporativa dei vertici di questo sindacato. E' inoltre utile per almeno altri due motivi:
a) NON BISOGNA ABBASSARE LA GUARDIA
b) NON BISOGNA ILLUDERSI CHE QUALCUNO CEDA PARTE DEL PROPRIO POTERE, I DIRITTI NON BASTA RIVENDICARLI BISOGNA ANCHE LOTTARE PER OTTENERLI
La Presidente di Federfarma nella sua relazione elenca gli obiettivi del proprio mandato:
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la riforma della remunerazione;
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il rinnovo della Convenzione Nazionale e applicazione della legge 153/2009 (farmacia dei servizi);
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il riordino del Servizio Farmaceutico;
Sul terzo punto: "i temi principali su cui intendiamo porre la massima attenzione sono le Parafarmacie e la tutela della rete diffusa uniformemente e capillarmente su tutto il territorio nazionale.
II tentativo di liberalizzare progressivamente il settore, arrestatosi nel dopo Bersani, periodicamente e subdolamente ritorna, a volte da parte di stampa interessata e, ancor peggio, da parte dell'Antitrust che ancora oggi, nonostante le sentenze della Corte Europea, non ha ancora capito la differenza tra l'erogazione dell'assistenza farmaceutica e la vendita di profumi e balocchi.
Questo quindi è il tavolo dove porteremo tutte le ragioni per arrestare e, se possibile, invertire il processo, per spiegare che la farmacia porta maggior assistenza, perchè è ininfluente sulla macroeconomia di consumi, perchè se incoraggiata e incrementata attraverso la parafarmacia destabilizzerebbe l'attuale rete.
Il quorum poi va protetto, eliminando gli eccessi, e per eccessi intendo concorsi che non si tengono da decenni e farmacie in paesi con 8000 - 10000 e più abitanti.
Dobbiamo quindi accettare una moderata riduzione del quorum e lavorare per concorsi celeri, possibilmente per titoli; certamente non per agevolare i colleghi che si sono imbarcati nella disavventura della parafarmacia, ma per aprire rapidamente le farmacie dove effettivamente servono, favorendo i Colleghi che oggi gestiscono le farmacie nei luoghi più disagiati."