08 giugno 2010
Fu vera pandemia o l’inganno più colossale del nuovo millennio?
Tratto da due articoli redatti da NewNotizie.it Salute firmato da Katiuscia Provenzani e La Stampa
Ci sarebbe da crederlo a leggere il rapporto approvato dalla Commissione Salute dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Sotto accusa è l'enorme e costosa produzione di antivirali e di vaccini, pagati a caro prezzo dai governi e rimasti in gran parte inutilizzati: un giro d'affari stimato in 7 miliardi di dollari.
Se fosse vero si tratterebbe dell’inganno più colossale del nuovo millennio. A lanciare l’allarme è Paul Flynn, parlamentare Inglese che ha redatto un rapporto per il Consiglio d’Europa in cui espone la tesi secondo cui la pandemia generata dall’influenza A/HA1N1 sarebbe soltanto una montatura.
A sostegno della grave accusa, il documento spiega come sia totalmente mancata la trasparenza nel processo che ha portato alla dichiarazione della pandemia. La pericolosità del virus sarebbe stata pompata in modo sproporzionato utilizzando come vaccini dei semplici farmaci placebo. Con un conseguente ed inaudito spreco di denaro da parte dei molti Paesi che li hanno acquistati.
I motivi in un’inchiesta condotta dal British Medical Journal insieme all’Agenzia di Giornalismo Investigativo di Londra, sarebbero puramente economici. Pare infatti che alcuni degli esperti, autori del testo contenente le linee guida dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità in materia di pandemie, abbiano intrattenuto nello stesso periodo rapporti di lavoro con le due maggiori industrie farmaceutiche specializzate in virus influenzali, la Roche e la GlaxoSmithKline, venendo pagati dalle suddette. Per di più sono stati rintracciati vari articoli in cui altri illustri nomi del settore hanno
pubblicizzato l’importanza dei farmi retrovirali, dietro pagamento delle Aziende coinvolte.
Per il momento nessuna reale risposta è stata fornita dall’Oms. Il portavoce Gregory Hartl si è limitato a spiegare che «ogni volta che l’Oms riunisce degli esperti, fa compilare una dichiarazione di interessi, che è sottoposta alla valutazione del presidente del comitato di esperti, ma non le pubblica perché contengono informazioni di ordine privato». La composizione del comitato d’urgenza verrà resa nota, secondo procedura, a missione compiuta per evitare possibili pressioni sui suoi membri.
Per seguire gli sviluppi della vicenda dovremo attendere il prossimo 24 giugno, data in cui il rapporto di Flynn verrà sottoposto al Consiglio d’Europa. Di certo al momento, c’è l’eccessiva giacenza di vaccino, che staziona ancora nei magazzini dei vari Paesi, e gli immensi profitti delle Società farmaceutiche. Ma anche l’enorme paura diffusa, lo scorso anno, tra la popolazione. Scoprire che è servita a fare soldi sarebbe davvero grave.
La corsa ai vaccini per la H1N1 fu una pandemia ingigantita, spreco di denaro pubblico e ingiustificato allarmismo?
Scrive Fiona Godlee, caporedattrice del BMJ, nel suo editoriale: "Sulla base della nostra inchiesta e di quelle di altri, una affermazione è ormai inevitabile: "Nessuno dovrebbe far parte di un Comitato tecnico, se ha rapporti con le aziende che producono un vaccino o un farmaco o di un dispositivo medico o di analisi. A maggior ragione se parliamo di commissioni per la salute pubblica. Gli esperti che sono coinvolti con l'industria potrebbero essere consultati, ma devono essere esclusi dal processo decisionale. Gli Stati Uniti hanno compiuto importanti progressi con il Sunshine Act e altre normative, mentre la legislazione europea sulla gestione dei conflitti di interesse è attesa da tempo."
Non è reato, forse, ma c'è di sicuro un conflitto di interessi nel fare azione di lobbing mentre si è chiamati a decidere sull'interesse generale …
_______________
Per saperne di più:
WHO and the pandemic flu "conspiracies"
Britisch Medical Journal - Deborah Cohen, features editor, BMJ, Philip Carter, journalist, The Bureau of Investigative Journalism, London
Conflicts of interest and pandemic flu
Britisch Medical journal - Fiona Godlee, capo redattore