02 dicembre 2001
II Congresso nazionale dei Farmacisti non titolare - La riforma dell libere professioni e il farmacista
NOVOTEL
Caserta (CE)
Ospitato a Caserta il secondo Congresso nazionale del Movimento liberi farmacisti
Federalismo, riforma del servizio farmaceutico e riforma delle professioni. Questi i temi forti sui quali si è imperniato lo scorso 2 dicembre il secondo congresso nazionale del Movimento nazionale liberi farmacisti. Che ha avuto il suo momento centrale di dibattito nell'incontro - un vero e proprio talk show coordinato dal giornalista Antonio Galdo, autore del volume "Guai a chi li tocca" - che ha visto riuniti il senatore Francesco Carella, componente della commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama, Ettore Novellino, componente del Comitato centrale della Federazione degli Ordini dei farmacisti, Fabio Romiti dell'Ufficio di presidenza del Mnlf, il medico scrittore Paolo Cornaglia Ferraris e Giuseppe Longo, farmacista titolare di Roma.
Punto cardine del dibattito quello della riforma delle professioni e dell'accesso al loro esercizio, tema quanto mai controverso nel nostro Paese e da tempo alla ricerca di una soluzione legislativa. Che, a detta di Galdo, di Carella e dello stesso Cornaglia Ferraris, è assai lontano da venire, anche a causa delle forti pressioni esercitate sul mondo politico dalle varie lobby professionali. per quanto riguarda in particolare la professione di farmacista, Romiti ha sottolineato le opportunità legate all'avvio del processo federalista: dove altri hanno fallito nel dar vita a un disegno legislativo potrebbero però riuscire le Regioni che, grazie all'ampia competenza loro riconosciuta in materia sanitaria potrebbero dar vita a una riforma - da sempre auspicata dal Mnlf - che modifichi il sistema di norme che oggi regola il servizio farmaceutico. Sull'ipotesi di interventi regionali in materia ha espresso perplessità Carella, ricordando come la sanità nel suo complesso, debba comunque rimanere nell'ambito di competenze dello Stato. Lo stesso Carella ha però proposto di ridare sostanza al complesso di disegni di legge già presentati nella scorsa legislatura e destinati ad apportare importanti modifiche all'assetto del servizio farmaceutico. Una proposta assai simile a quella lanciata da Novellino che, nel sottolineare come sia sostanzialmente fallita la riforma del sistema concorsuale per l'assegnazione di sedi farmaceutiche, ha ipotizzato la ricostituzione di un tavolo di concertazione intorno al quale raccogliere tutte le componenti della categoria per elaborare una nuova proposta di legge, magari prendendo le mosse, come suggerito da Carella, da quelle già discusse nella precedente legislatura (Bernasconi, Giannotti ecc.) sulle quali erano stato registrati consensi all'interno della categoria. Una volta fuse in un unico testo questo dovrebbe essere ripresentato in Parlamento, ma, per evitare che possa ancora "arenarsi" - lo ha proposto Carella - potrebbe essere accompagnato da una petizione popolare con la raccolta di 50 mila firme.
Il Congresso, poi è stata anche occasione per il rinnovo dell'Ufficio nazionale di presidenza che ha visto la riconferma per acclamazione alla carica di presidente di Vincenzo Devito. A coadiuvarlo come vice presidente, ci saranno Agnese Antonaci e Fabio Romiti; segretario generale sarà Isabella Nestola e vice segretario, Gaetano Deritis.
Come ha ricordato nel suo intervento Devito, il problema dell'accesso al libero esercizio della professione va assolutamente risolto, anche per evitare fratture all'interno della categoria che vanno a tutto discapito dell'autonomia professionale dei farmacisti italiani. Occorre perciò riqualificare la professione partendo proprio dal riconoscimento dei diritti di tutti: è questa la strada su cui lavorare insieme per migliorare la qualità del servizio offerto alla collettività.