CONVEGNI

24 giugno 2007

III CONGRESSO NAZIONALE DEI FARMACISTI NON TITOLARI - Dal Decreto Bersani al libero esercizio professionale

Centro Congressi SGR - Via Chiabrera 34/b
Rimini (RN)

"Il cittadino artefice delle proprie scelte in un sistema farmaceutico liberale"


Davanti ad una platea di oltre 900 farmacisti, alcuni dei quali hanno dovuto seguire i lavori dal monitor in una sala a parte, si è svolto il III Congresso nazionale dei farmacisti non titolari organizzato dal Movimento Nazionale Liberi Farmacisti. Al centro dell'attenzione dei lavori il recente emendamento D'Elia approvato dalla Camera dei Deputati ed in procinto di essere discusso al Senato. Tra gli interventi previsti quello del rappresentante del Comune di Rimini, il Presidente dell'Ordine dei farmacisti Titini, il direttore del Flogisto Leone, il deputato Sergio D'Elia, l'ex Presidente della XII Commissione Igiene e Sanità Francesco Carella, Andrea Pezzoli dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Antonio Longo Presidente del Movimento difesa del cittadino. Ha declinato l'invito invece il Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Giacomo Leopardi.

Ha raccolto molta attenzione l'intervento della delegata del Triveneto Fiorella Levi che in palese polemica con il ministro della salute Livia Turco, contraria all'emendamento D'Elia, riporta un passaggio del discorso al Parlamento unitario del 1988 dell'allora Presidente del Consiglio Francesco Crispi: "la professione dei farmacisti è la sola che conserva ancora le forme medioevali delle corporazioni e dei mestieri e quindi può durare solo transitoriamente. Ogni limite o signori. è un privilegio che torna a danno delle popolazioni. Dalla libertà dell'esercizio delle farmacie non si può ricavare che beneficio ed io non capisco il concetto dell'espropriazione accennato dai vari Oratori. "Espropriazione di che'? se domani voi dichiarerete libero l'esercizio della farmacia voi non lo torrete certo a coloro che già lo posseggono. questi ultimi avranno forse una diminuzione di lucro, se però sapranno far meglio dei nuovi venuti il loro spaccio non temerà concorrenza. La libertà o signori nacque prima di tutti questi vincoli e dobbiamo dolerci chè per la sola professione della farmacia la libertà non sia ancora spuntata mentre è già adulta per tutte le altre.

La Liberalizzazione voluta dall' allora Presidente del Consiglio Francesco Crispi fu bloccata da un senatore veneto titolare di farmacia non vorremmo che questa volti tocchi stessa sorte ad opera di un Ministro del Piemonte parente stretto di un Titolare di Farmacia.

Sergio D'Elia raccoglie molti applausi quando dice: I sono qui soprattutto per rendere onore alla vostra libertà, voi siete forti perché siete liberi, io sono venuto da voi perché voi siete liberi.  Non è vietata l'attività lobbistica in Italia, è assolutamente lgale, quello che io dico è che ci sono lobby e lobby, ci sono le lobby per mantenere dei privilegi, per  non cambiare il Paese, per mantenere le corporazioni che costituiscono un blocco contro il futuro di questo Paese e soprattuttp contro la possibilità dei giovani di entrare nel mercato di fare impresa, è una lobby per bloccare. Poi ci sono le lobby per cambiare, lobby per la libertà

Grande emozione per la presenza sul palco di Francesco Carella, colui che per primo raccolse le idee del MNLF traducendole in un disegno di legge che aveva al centro del progetto proprio la farmacia non convenzionata.

Concludendo i lavori il Presidente del MNLF Vincenzo Devito stigmatizzando la posizione del Ministro della Salute ha ricordato a tutti che la strada è ancora lunga, ma che il risultato di questa manifestazione la dice lunga sulla volontà della maggioranza dei farmacisti italiani.

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