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28 marzo 2010

Il nuovo Farmacista

La lettera di un collega per il rinnovamento della professione

E’ tempo di elezioni e come sempre si parla, si parla….

Giovani farmacisti, titolari di parafarmacia e farmacisti collaboratori, questo è il momento di alzare la testa contro questo sistema conservatore, che difende unicamente chi fa i suoi comodi ! Dove sono le famose liberalizzazioni? E le famigerate riforme? Chiediamo il perché un titolare di farmacia, nostro collega, deve passare il titolo per eredità? Quanti dei nostri rappresentanti sindacali sono vincitori delle loro sedi?

A questa domanda sarebbe doveroso rispondere!!

Chiediamolo a chi rappresenta “tutta” la categoria, ovvero al collega Mandelli visto che la sua l’ha acquistata !!  

I famigerati concorsi, a noi contestati, perché non li debbono fare anche i loro bamboccioni?

Questi ultimi si laureano nella maggioranza dei casi dopo tanti anni di “dorato” fuoricorso!

Neanche i notai, altra casta, possono permettersi di passare così il loro titolo ai figli. Sarebbe invece giusto, che all’età della pensione, la sede farmaceutica fosse messa a concorso e quindi vinta dal più meritevole, o quantomeno “l’erede al trono” dovrebbe risultare idoneo per concorso, non conseguendo invece l’idoneità nella farmacia di famiglia, spesso girando i pollici o perdendo tempo in giro !! 

Riguardo poi alle famose compravendite delle farmacie lo stato deve al più presto occuparsi di questo scandalo! Il valore di una sede in vendita dovrebbe essere stabilito secondo parametri di legge e non a discrezione del cedente, che può chiedere 2 -3-4 volte il giro del fatturato lordo annuo! Spesso chiedendo una cospicua parte della somma in nero! Cifre pazzesche che nascondono una speculazione vergognosa. Cosa c’è dietro queste fantomatiche “finanziarie-strozzine” che si occupano di questo? Tutti sanno che la malavita ricicla in questo modo, i recenti scandali finanziari insegnano. Dobbiamo dire basta a tutto questo! Dobbiamo lottare per esercitare liberamente la nostra professione! Chiediamo un salario che sia nella media europea e confrontabile con gli altri stipendi per le altre categorie di liberi professionisti! Chiediamo altri sbocchi professionali come l’insegnamento!

Noi giovani laureati abbiamo e stiamo rischiando molto per cogliere l’opportunità d’essere liberi professionalmente, l’iniziativa delle parafarmacie è l’unico trend positivo che si è registrato in questo periodo di crisi economica. La legge Bersani ha dato un po’ di speranza ai tanti nostri colleghi che coraggiosamente hanno intrapreso la via della libera professione! Almeno così la chiamano. Ma il punto è che ci spetta di diritto il poter esercitare secondo il nostro titolo! Perché non possiamo farlo? E’ folle permettere il poter dispensare un antibiotico o preparare una farmaco galenico in farmacia e non in una parafarmacia!! Ma allora è una professione legata alla struttura o al professionista?   Ebbene non possono farci morire! Ogni giorno diventa sempre più difficile farsi strada in questa melma corrotta il cui fetore dovrebbe arrivare al palazzo!! Già! Il palazzo…

Parla di sviluppo economico ma solo per il settore auto, elettrodomestici, ecc ecc. E per le professioni?

Fare il farmacista non è più la professione nobile di una volta. La legge Gasparri-Tomassini prevede confezioni starter in vendita libera senza la presenza del farmacista. A che serve, dunque, la laurea in Farmacia? Forse che l’Aspirina o la Tachipirina , l’Ibuprofene sono come i Baci Perugina? Conoscono gli effetti collaterali o il meccanismo d’azione questi signorotti che ci governano?

Certamente sì! E allora perché nonostante la salute del cittadino venga ipocritamente messa ai primi posti, loro non si preoccupano degli avvelenamenti e delle malattie iatrogene a cui si va incontro?

I cittadini non sono più educati circa l’abuso dei farmaci. L’ipocrisia totale si raggiunge col fatto noto che i titolari, nei loro “santuari”, vendono farmaci di fascia C senza ricetta, facendo enormi profitti alla faccia dei tapiri, ma quello d’oro spetta a  tutti i nostri rappresentanti per la loro faccia di bronzo! Ultima chicca è che di recente nella Regione Puglia  è passata inosservata la sanatoria di una gestione provvisoria e quindi la titolarità dalla sera alla mattina, che grazie alle raccomandazioni politiche avevano avuto una sede provvisoria senza concorso.

I Farisei in verità pensano solo a far soldi e basta. Uniamoci tutti, dunque  perché l’unione fa la forza, dando forza e ringraziando a tutti i senatori che fanno propria la nostra causa.

Dr. Mirko Castellano

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