LA STORIA

La Convention Nazionale e la riforma del sistema farmacia

CONVENTION NAZIONALE - ROMA 30 MAGGIO 1999

FARMACISTI:
un modo diverso di intendere la professione
FARMACIE:
un nuovo modello per riconoscere la centralità dell'utente ed il diritto alla libera scelta

Questo il tema del dibattito presso l'Ergife Palace Hotel in occasione del decennale della fondazione del MNLF. Festeggiare dieci anni di crescita con la consapevolezza dei traguardi raggiunti ha rappresentato un'adeguata cornice ai lavori congressuali.
Il Sen. F. Carella, Presidente della XII Commissione Sanità-Senato, ha presentato un nuovo progetto di farmacia. Il presidente del MNFL, dr. V. Devito, nel concludere i lavori della "Convention", ha ribadito come la libertà di esercizio congiuntamente ad un sistema equo di accesso alla Convenzione rappresenti la chiave di volta per informare realmente il sistema farmaceutico e per riconoscere due diritti costituzionali: quello alla libera scelta dell'utente e quello alla libera professione per ogni farmacista.

Norme per la regolamentazione dell'esercizio delle Farmacie - Roma 10 ottobre 1999 - Senato della Repubblica

Alla presenza di numerosi rappresentanti della stampa nazionale e di quella di categoria, il Senatore Francesco Carella ha presentato il nuovo progetto di riforma della farmacia italiana presso la Sala Russa del Senato della Repubblica. Accompagnato dall'ex Presidente del Senato Antonio Mancino, dal Senatore Bruno Viserta e dal Senatore Renzo Michelini, davanti ad una platea molto attenta, che vede la partecipazione anche dei rappresentanti dell ASSOFARM, illustra gli obiettivi del progetto di legge.

CARELLA: "la farmacia italiana rappresenta un settore che ha assolutamente bisogno di ammodernamento, e ciò è tanto più valido se pensiamo al fatto che la legge che ad oggi ne regola il funzionamento legislativo risale al 1934. Il Disegno di legge che vi presentiamo è un progetto tutto parlamentare, perché nato, aldilà degli schieramenti, internamente a questa istituzione e sottoscritto da rappresentanti gli schieramenti. Noi crediamo che sia giunto il momento di confrontarci su una ipotesi di riforma del settore, retto sino ad oggi sostanzialmente da un monopolio. Lo scopo di tale progetto è quello di conciliare due esigenze. La prima dello Stato di poter organizzare il sistema farmaceutico, dall'altro la necessità di garantire diritti che sono scritti sulla Carta Costituzionale. Da qui la determinazione d'introdurre la farmacia non convenzionata. Farmacia che potrà erogare farmaci non a carico dello Stato.
Tra pochi giorni avremo un nuovo prontuario farmaceutico, con spostamento di farmaci dalla fascia A o B alla fascia C. Ebbene noi ci chiediamo perché la farmacia attualmente presente sul territorio nazionale debba estendere il privilegio dell'esclusiva su tale tipo di farmaci in virtù di un rapporto di convenzione con lo Stato. Stato che affida a tale struttura l'erogazione di farmaci per assicurare l'assistenza farmaceutica per proprio conto, quindi in regime di SSN. Tutto il resto attiene alla libera determinazione del cittadino, non al privilegio della farmacia. Al medico che sceglie la libera professione non viene impedito di esercitare in libertà la propria professione, sganciato dal rapporto con lo Stato, perché questo deve accadere al farmacista.
Molte sono le novità di questo progetto di legge, una delle più importanti è il nuovo regime dei concorsi. Tutti sappiamo che tali concorsi in alcune regioni non si fanno, e quando si fanno, attraverso cavilli giuridici, l'apertura della farmacia viene bloccata. Noi proponiamo, per le farmacie convenzionate, una graduatoria per titoli, da rinnovare ogni due anni, a cui attingere quando ve ne è la necessità. Altra novità una età di cessione del rapporto di convenzione, noi pensiamo che 70 anni sia una età ragionevole".

MANCINO: "mi associo alla presentazione per dire che l'impianto di legge s'ispira a un principio di liberalizzazione nelle garanzie volute dalla legge. Con questo progetto siamo davanti ad una valorizzazione dei livelli istituzionali, vedremo poi nell'esame della proposta da parte della Commissione competente la volontà di valorizzare tali livelli. Qui c'è una rottura, nel rispetto delle regole e del potere concorrente delle Regioni, con modelli di protezione per raccogliere una domanda forte di riconoscimento dei diritti. Razionalizzare il servizio attraverso una profonda innovazione dei meccanismi di erogazione dello stesso, questo l'obiettivo di questo disegno di legge, che darà valore reale al principio di libertà di scelta da parte del cittadino".

VISERTA: " vedo qui alcuni protagonisti del precedente tentativo di riforma, personaggi che trattarono con noi la possibilità di modificare l'impianto legislativo. In quella occasione non riuscimmo ad arrivare ad un esito positivo perché c'erano in campo due posizioni radicali. La proposta Carella ha trovato una via mediana estremamente positiva, ma anche molto creativa, perché riesce a coniugare due necessità inderogabili: dare al cittadino la sicurezza dell'assistenza farmaceutica, ma anche la possibilità ai giovani professionisti di dimostrare le proprie capacità professionali in un sistema di libero confronto anche delle capacità imprenditoriali".

MICHELINI: "ho fatto esperienza sul campo rispetto al modo di essere della sanità sul territorio: assistenza domiciliare, ospedalizzazione sul territorio, R.S.A. (residenze sanitarie assistite), ecc.. In tutti i casi ho potuto verificare che dove esiste sistema di protezione, il servizio offerto è inferiore a quello offerto da sistemi in cui le capacità professionali vengono stimolate ed esaltate. Il progetto Carella si orienta certamente in tale direzione e non può che trovare il mio consenso e il mio sostegno".

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