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30 ottobre 2010

Distribuzione del farmaco: le sentenze non siano usate in modo strumentale. Nicola C. Salerno

Nicola C. Salerno, senior economist del CeRm, autore di diversi interventi e studi sulla distribuzione del farmaco in Italia, spiega come non ci sia contrasto tra Agcm e Corte Costituzionale, nè tra Commissione Ue e Corte di Giustizia  sulla pianificazione territoriale delle farmacie e più in generale sulla necessità di riforma della distribuzone del farmaco.

Nel dibattito che accompagna i tentativi di riforma degli esercizi farmaceutici e della distribuzione del farmaco, si è aggiunto, negli ultimi tempi, un argomento nuovo. Un presunto contrasto tra da un lato le indicazioni dell’Antitrust e della Commissione Europea e, dall’altro, le sentenze della Corte Costituzionale e della Corte di Giustizia Europea. Antitrust e Commissione, nei rispettivi ruoli e con gli strumenti propri di ciascuno, chiedono il superamento degli aspetti anti-concorrenziali e di chiusura corporativistica che caratterizzano il settore.

Dalle due Corti sono sopraggiunte sentenze che, a prima vista e soprattutto ad occhio inesperto, potrebbero sembrare sconfessare rispettivamente l’Antitrust e la Commissione.
Poiché questo argomento ricorre sempre più spesso2 e potrebbe confondere il confronto tra le parti e ostacolare la finalizzazione delle riforme, si riporta, di seguito, una lettura ragionata delle posizioni espresse dalle quattro Istituzioni, che tiene conto della loro sfera di competenze e delle loro attribuzioni. Il loro disallineamento è solo apparente.

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